Dalla Maiella al Gran Sasso

Appunti di viaggio

E' da tanto che desideravo fare questo viaggio, finalmente ieri mentre ammiravo lo splendore della natura della piana del cerreto

assaporando il profumo dei prati fioriti e contemplando lo scenario di questo meraviglioso anfiteatro, tanti ricordi ritornano nella mia mente. Da bambino quando venivo da queste parti con i miei genitori per coltivare i campi, arare, seminare raccogliere quei miseri raccolti che servivano per il sostentamento della famiglia, sentivo parlare del Beato Nunzio Sulplizio e di San Gabriele dell'addolorata.Ed è da allora che desideravo visitare il luogo dove questi santi hanno vissuto, quando torno a casa parlo con mia moglie e gli racconto dei miei pensieri, Filomena (mia moglie) mi dice: andiamo. Così la mattina dopo inizia questo piccolo viaggio alla scoperta di questo abruzzo a mè sconosciuto.

In azzurro il percorso di questo piccolo itinerario.

Attraversando la valle peligna verso Popoli e Tocco da Casuria niente mi viene in mente perchè è un percorso che per tanti anni ho fatto per motivi di lavoro. Ma appena lasciata la strada statale e iniziare a percorrere delle strade comunali che mi portano a Pescosansonescoho cominciato a pensare che: come era possibile che si và cercando sempre le cose belle e luoghi in giro per il mondo quando a 2 passi da casa ci sono dei posti meravigliosi?

Proseguo la mia visita, anche perchè sono venuto qui per vedere il posto dove il beato Nunzio si recava a lavare la ferita presso la fontana di Riparossa e mentre in solitudine leniva le sofferenze pregava la Madonna. Pescosansonesco ha eretto un santuario presso la fonte miracolosa di Riparossa dove i pellegrini si recano per chiedere protezione.

Santuario del Beato Nunzio Sulprizio

La cripta

Mi fermo in chiesa il tempo di fare una visita e di medidare sulle sofferenze di questo giovane beato e rivolgendo una preghiera per la pace nel mondo e pregando per i giovani di oggi che non trovano lavoro e serenità per una vita migliore.

Proseguendo il mio viaggio, la prossima tappa è un piccolo borgo: "Corvara" di cui durante questi anni di amministratore di Cansano ho sentito tanto parlare durante le discussioni sul recupero del centro storico, perchè la società Inglese che doveva intraprendere il recupero era collegata in qualche modo con questo piccolissimo borgo.

Sono rimasto affascinato dal panorama che si ammira da questo posto girado lo sguardo a 360° vedo il massiccio della maiella di fronte a me e sulla sinistra la valle del Pescara fin quasi al mare, volgendo lo sguardo sulla destra si comincia a vedere il passo di "Forca di Penne" lo spartiacqua tra le provincie di Pescara e L'Aquila.

continuo per questa strada ed arrivato sul passo ho davanti a me un'altro scenario da fiaba: la valle del Tirino con sullo sfondo coperto dalle nuvole i monti Velino E Sirente.

Ammiro questa valle, "Il Forno d’Abruzzo", così viene chiamato il piccolo altopiano a forma di anfiteatro nel cui epicentro si trova Ofena, da queste parti dal 1975 nasce una delle aziende vitivinicole più pregiate del panorama vinicolo nazionale:"L’azienda Cataldi Madonna". Oggi l’azienda è composta da 27,4 ettari (esclusivamente vitati con vitigni autoctoni e tradizionali quali Montepulciano, Pecorino e Trebbiano).

Lascio i miei pensieri di questa splendida realtà e svolto a destra per prendere la strada che mi conduce a Villa Santa Lucia degli Abruzzi e poi verso " Il Paese Dipinto" Castel del Monte, così viene chiamato questo paese, una sorta di paese illustrato che racconta se stesso con storie di streghe, di magie, di pastori transumanti e di antichi mestieri.

Faccio tappa in questo paese a quasi 1400 metri s.l.m., è giorno di mercato e la gente gira per le bancarelle alla ricerca di qualche buona occasione. Prendo un caffè e giro per le strade ammirando questa alchimia di forme e colori che dà vita a una sorprendente “galleria d’arte plainair” che si snoda lungo le strade del centro storico ravvivando il bianco secolare delle pietre. Peccato che ho lasciato la macchina fotografica al parcheggio della mia macchina lontano ed il freddo si fa sentire anche perchè mia moglie è vestita leggera e stà tremando per il freddo, a questo punto non mi resta che prendere la macchina accendere il riscaldamento e proseguire per il mio percorso che mi porta sull'altopiano di "Campo Imperatore" ai piedi del Gran Sasso.

il Gran Sasso d'Italia coperto dalle nuvole

Sosto per poco tempo in questo scenario meraviglioso anche perchè non attrezzato per l'alta quota il freddo pungente si fà sentire in questa giornata di fine maggio bizzarro e ad un certo punto qualche fiocco di neve portata dal vento svolazza sulla mia testa ormai infreddolita.

Torno in macchina dove mia moglie si scalda al tepore della macchina ed anch'io gli faccio compagnia al calduccio e aspetto un pò per vedere se ci fosse qualche shiarita sulla cima per vedere da vicino questa montagna tante volte davanti a mè vista da Cansano. Purtroppo niente da fare, le nuvole continuano a minacciare tempesta ed allora proseguo per la prossima meta che è "Isola del Gran Sasso" in provincia di Teramo. Facendo questo percorso di una strada secondaria che porta a Castelli e poi a Farindola mai potevo immaginare di incontrare per Km e Km un posto simile immerso in una vegetazione lussureggiante di un verde alluccicante dentro un bosco di faggio di alto fusto che si snoda da quota 1800 fino ad arrivare sull'altro versante del Gran Sasso a quota 500 circa di Castelli. In alcuni punti ho incontrato molta difficoltà a causa di continue frane lungo il percorso con la strada che scende il pendio del Gran Sasso.

in giallo la strada che da campo imperatore porta a Castelli

fino ad arrivare in questo posto incontaminato e pieno di fascino in un silenzio rotto dal canto degli uccelli e dal vento che si sente sfiorare la cima di queste montagne del Gran Sasso.

Ed è in questa cornice di bellezza che mi fermo per un pic nic all'aria aperta con un bel panino con la frittata con la cipolla, una bella bevuta alla fontana che fuoriesce da una roccia che vi dò appuntamento per il proseguo di questo percorso che mi porterà al santuario di San Gabriele. Alla prossima puntata

2° Parte. Castelli-San Gabriele

Luciano Di Paolo

In tutti questi anni che ho viaggiato molto sia in Italia che in Europa mi mancava qualche cosa che avevo in casa e non conoscevo.