LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO 2010-2015
Buon pomeriggio a tutti.
In un momento così importante qual è l’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, che segna l’inizio di un mandato amministrativo, sento il dovere di esprimere un sentito ringraziamento a tutti gli elettori che con il loro voto hanno voluto incoraggiarci e darci fiducia, spingendoci verso quel cammino comune che, dopo tantissimi anni di ostilità e scontri, ci accingiamo a percorrere.
Come ben sapete, io ho creduto e credo fermamente che sia arrivato il momento di voltare pagina e superare, o comunque provare a superare, quei rancori che da sempre hanno accompagnato le consultazioni elettorali del nostro paese; e questa mia idea non è nata soltanto da un desiderio personale, bensì dalla constatazione di una volontà condivisa da tante persone che dopo anni di silenzi, di freddezza, di indifferenza, riscoprivano il piacere di rincontrarsi, di tornare a parlarsi, di ricordare i tanti momenti vissuti insieme; ho, quindi, solo cercato di assecondare quella volontà che le ripetute contrapposizioni politiche avevano finito per annullare. Ho pensato che, se ci fossimo uniti e avessimo messo insieme le nostre idee, avremmo sicuramente fatto il bene del paese, che deve sempre essere al di sopra di tutto e di tutti, per cui non potevano essere i cattivi rapporti interpersonali ad impedire la realizzazione di un progetto di lista unica, la cui importanza ed il cui valore storico sono, direi, indiscutibili per il fatto stesso che vede operare insieme rappresentanti di famiglie rimaste ostìli per intere generazioni.
Non potendo contare su grandi risorse e su grandi prospettive, è infatti l’unione dei cittadini, delle loro energie, delle loro capacità a rappresentare una grande risorsa e far sì che i paesi non muoiano, nonostante le critiche condizioni in cui versano i Comuni, nonostante le difficoltà delle attività commerciali, i problemi occupazionali ed il disagio dei giovani.
Certo non si può pretendere che di colpo tutto si dimentichi, tutto si appiani e che Cansano diventi un paese all’insegna dell’amore e dell’accordo completo. Questa è utopia pura! I contrasti forti, protrattisi per decenni, non potranno certo essere cancellati dall’oggi al domani, ma sicuramente, col tempo e con la frequenza quotidiana, potranno essere superati.
Io stesso non posso affermare di non avere contrasti con nessuno. Posso però dire di aver recuperato quel dialogo che avevo interrotto con diverse persone e non perché ci fossero validi motivi ma solo per l’ appartenenza a schieramenti politici diversi.
Riscoprire quei rapporti è stato positivo per me come per tanti.
Adesso, dunque, ponendoci alla guida della nostra comunità, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo che la nascita di questa lista si era posto: porre fine a quel lungo periodo di forti contrapposizioni che hanno segnato negativamente la vita politica e sociale del nostro paese; e, per riuscire in questo, dobbiamo amministrare avendo sempre presente quell’obiettivo, operando secondo principi improntati al rispetto verso tutti e alla difesa dei diritti di tutti i cittadini.
E’ questo l’appello che rivolgo al Consiglio Comunale, che mi affiancherà in questo percorso, e a tutti coloro che ci hanno sostenuto con la loro fiducia ed il loro apprezzamento; lo stesso appello rivolgiamo a quelle persone che per il momento non hanno condiviso il nostro progetto, nella speranza che col tempo si possa arrivare a lavorare tutti insieme per Cansano.
Faccio quindi gli auguri di buon lavoro all’Amministrazione tutta ed in particolare a chi vive per la prima volta questa esperienza; sono sicuro che ognuno di voi potrà dare il giusto contributo, se opererà secondo criteri di obiettività e disinteresse.
Terminato il periodo della campagna elettorale, passata l’euforia della vittoria, dobbiamo ora rimboccarci le maniche: ci aspettano cinque anni di responsabilità e di lavoro. Non sarà facile, considerato il momento che viviamo, ma da parte nostra ci dovrà essere il massimo impegno per affrontare e risolvere i problemi di Cansano così da presentarci, con l’animo sereno di chi ha dato tutto, sia davanti a quanti hanno votato, sia davanti a coloro che hanno operato altre scelte.
Un saluto ai Consiglieri di minoranza ai quali allo stesso modo auguro buon lavoro, sperando in una opposizione stimolante e costruttiva, basata sul dialogo e finalizzata ad un obiettivo comune; se così sarà, avranno la nostra piena disponibilità al confronto e l’apprezzamento per la loro collaborazione.
Prima di passare ad illustrare le linee programmatiche di mandato, voglio ora , a poco più di un anno dall’evento, ricordare le 308 vittime del terremoto del 6 Aprile che ha messo in ginocchio una città come l’Aquila, molte sue frazioni e paesi limitrofi. Anche il nostro paese, in seguito al sisma del 29 marzo, ha subito gravi danni; ritengo pertanto che il nostro primo dovere debba consistere nell’essere vicini alla popolazione, adoperandosi con ogni mezzo per riportare nelle loro abitazioni le persone evacuate e mettere in sicurezza le case danneggiate. Questo è un impegno che non delegherò a nessuno e che assumerò in prima persona, mettendomi a disposizione di chi ne avrà bisogno.
Relativamente al programma che ci proponiamo di realizzare, sappiamo che, ovviamente, non sarà facile portarlo a compimento, in quanto molto dipenderà dalle risorse che riusciremo ad intercettare e dai contributi concessi dalle superiori Istituzioni. Siamo convinti di dover puntare principalmente su un obiettivo che, se centrato, porterà al raggiungimento di tanti altri ad esso collegati. Parlo del turismo:
Cansano ha tutte le potenzialità per sfondare, potendo, a differenza di altri paesi, diversificare l’offerta turistica: noi possiamo offrire agli appassionati di sci di praticare il loro sport raggiungendo gli impianti sciistici di Campo di Giove in poco più di 10 minuti e in 30 minuti quelli di Roccaraso; possiamo offrire un turismo ambientale a chi voglia immergersi nel Parco Nazionale della Maiella ed assaporare la pace e la tranquillità delle nostre montagne e dei nostri boschi; possiamo offrire un turismo culturale a chi, appassionato dell’arte, voglia ammirare le bellezze del Polo archeologico e visitare il Centro di Documentazione Ocriticum, dove sono conservati i reperti che testimoniano la cultura ed il vissuto di tanti secoli fa, con la possibilità di visitare la prestigiosa Mostra sull’Emigrazione presente nello stesso Centro.
Se a questo si aggiunge che il nostro paese si trova ad un’altitudine direi ottimale, con i suoi 835 m. s.l.m., e che dista 10 minuti di macchina da un centro come Sulmona, soddisfacente sia sul piano artistico che commerciale e dei servizi, mi chiedo per quale motivo in tutti questi anni non sia riuscito ad avere uno sviluppo non dico corrispondente ma simile a quello dei paesi limitrofi. Dobbiamo, allora, fare in modo che le sue potenzialità vengano conosciute attraverso una campagna di promozione del territorio, che ne evidenzi tutte le caratteristiche, da quelle naturali a quelle storico-culturali, senza tralasciare l’aspetto più importante di Cansano, quello di essere ancora un paese a misura d’uomo.
Il momento è favorevole e dobbiamo coglierlo. Dopo un periodo di flessione delle richieste di abitazioni, dovuto al terremoto, ultimamente stanno tornando parecchi turisti alla ricerca di case da acquistare. Ritengo sia opportuna, in proposito, la creazione di uno sportello con una funzione informativa delle case in vendita, attraverso il quale il turista possa trovare sicuri punti di riferimento per eventuali acquisti.
Altro punto programmatico molto importante, come più volte detto, a cui dedicheremo particolare attenzione, è il recupero del centro storico. Lo riteniamo essenziale perché ridarebbe vita ad un angolo del vissuto dei nostri genitori e dei nostri nonni, rimetterebbe in sicurezza una zona ad alto degrado e nello stesso tempo darebbe una svolta al settore turismo ed all’economia del paese. Cercheremo quindi di interessare e coinvolgere società italiane e straniere operanti in questo settore sperando, inoltre, che la società olandese, con cui abbiamo avuto già diversi incontri, decida di riprendere quel discorso interrotto per ricominciare a lavorare insieme.
Il terzo punto, su cui concentrare l’attività amministrativa, riguarda la realizzazione di un impianto fotovoltaico, che ci permetta di ottenere una disponibilità finanziaria certa ed affrontare con tranquillità quegli interventi che si rendessero necessari per la normale manutenzione delle strade ed eventuali imprevisti che si dovessero presentare.
Questi sono i punti cardine del programma la cui realizzazione, anche se parziale, sarebbe per noi motivo di soddisfazione ed orgoglio.
Ci impegneremo ovviamente anche per gli altri punti programmatici, la cui realizzazione sarà sicuramente meno difficile non necessitando di grandi risorse finanziarie:
- parlo dell’attivazione della raccolta domiciliare “ porta a porta”, che dovrebbe partire entro l’anno e che seguiremo con attenzione perché vada a buon fine;
- parlo dell’integrazione degli immigrati attraverso la ricerca di radici comuni, la piena comprensione della nostra lingua e della nostra cultura e l’attivazione di tutte le iniziative che possano favorirla;
- parlo dell’attenzione rivolta ai problemi degli anziani, che cercheremo di affrontare anche attraverso la creazione di un gruppo di lavoro misto, amministratori-anziani, che ci permetta di conoscere i loro disagi, di intervenire in maniera puntuale e, se possibile, prevenire;
- parlo della variante al piano regolatore, necessaria per poter ovviare ad alcuni problemi e renderlo più fruibile; un pool di tecnici locali opererà per individuare i punti su cui intervenire.
Certamente, per raggiungere risultati concreti, non sarà sufficiente solo il nostro impegno ma si renderà necessaria la collaborazione di tutti; per questo vi chiediamo di lavorare insieme a noi per le piccole e le grandi cose, dandoci anche consigli ed idee. Nei trascorsi cinque anni abbiamo avviato un lavoro di gruppo, primariamente fra le donne, che ha dato ottimi risultati. Io spero che si possa continuare quell’esperienza ed estenderla anche agli uomini, rimasti, a dire il vero, quasi sempre al di fuori di esperienze di questo genere e che, quindi, dovrebbero essere maggiormente coinvolti.