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Angeli abruzzesi dall'Atlantico all'Adriatico |
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Il Cristo "Gigantesco" di cui si parla nell'articolo uscito il 26/5/2006 su America oggi |
Ventinovenne, gli affari di cuore non aveva trascurato ed aveva condotto all'altare l'anima gemella in cui si era imbattuto: la moglie, Ottavia, con la quale condivide il focolare domestico al n.220 Malone Avenue, in Staten Island. L'arte vera e propria coltivando come “hobby”, passatempo, per sbarcare il lunario si dava e si dà tuttora alla pratica dell'arte litografica, ed è stato “Art Director” presso diverse aziende che della sua abilità e disponibilità hanno tratto giovamento. Però, pur non trascurando l'attività artistica remunerativa per il tran tran quotidiano, l'Arte con l'A maiuscola non relegava al dimenticatoio, ma ad ogni ispirazione cercava di dar colore e dimensione e suoi lavori d'arte sono in gallerie varie: a Washington, Boston, Denver, Los Angeles, Vancouver, Toronto, Montreal, in Argentina, e qualcosa si trova a Londra, cosi come a Roma e Napoli. Ebbene, nella cittadina natia, a Cansano, ha un Cristo gigantesco; quasi su misura con la sua nostalgia del suolo natio, ed a Cansano ha pure un quadro che è un rubacuore per grazia e genialità; appunto, angioletti intenti a giocare; i “ludi di angeli” cui alludevamo ad inizio di questa nota. Con il “Cristo gigantesco” e gli “Angeli intenti a giocare” ha scavalcato l'oceano, tracciando un ponte ... atlantico-adriatico! E ciò basterbbe per segnalare questo figlio d'Abruzzo, che dà corpo e colore ai sogni che gli desta il ricordo della sua terra, che con il suo nome latino originario: “Aprutium”, starebbe a significare aprico; solatio; aperto al sole; dal verbo “aperire”: aprire, dal quale deriva il nome del mese di Aprile, che apre la bella stagione. E con questa “nota di sole” poniamo fine a questa ... cronachetta comunitaria di alta levatura.
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