"Don Ciccio"
Francesco De Bartolomeis
Come "San Francesco"
Con il 19 Agosto festa di San Donato, Cansano ha voluto per questa occasione ricordare la nascita di "Don Ciccio" (Don Francesco De Bartolomeis). L'amministrazione Comunale con una delibera di giunta della passata amministrazione ha intitolato la strada che da piazza xx settembre porta al cimitero ed alla chiesa di San Donato alla figura di questo "povero" prete (Don Ciccio) che io ho voluto chiamare "come san francesco" di cui porta il nome.Www.cansanonelmondo.it, in occasione del Santo Natale 2013 aveva già anticipato questa figura di Prete insolito per quel periodo, e come ha voluto ricordare il Sindaco forse ai giorni nostri avrebbe avuto più spazio nella chiesa di Papa Francesco.
Al riguardo il papa dopo la sua elezione a Successore di Pietro si è presentato al mondo con queste parole. “Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri...” . E nel corso di questi mesi di pontificato più volte il Santo Padre ha ribadito la necessità di ascoltare il grido dei poveri.Nell’Evangelii gaudium ha scritto a riguardo: “Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri questo suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo” (n.187). E altrove ha evidenziato che “esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri” (n.48). Secondo Papa Bergoglio dobbiamo meditare spesso il capitolo 25 del Vangelo di San Matteo dove Cristo, parlando del giudizio universale, dice: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi. In verità vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,35-36.40). Nei poveri e nei bisognosi tocchiamo il Corpo sofferente di Cristo stesso: Ebbene, Don Ciccio nel suo piccolo non ha fatto altro che mettere in pratica l'insegnamento del santo vangelo, e forse questo dava fastidio a molti che approfittavano dei più poveri e bisognosi per costruirsi il potere e ingrossare il loro portafoglio. Dava fastidio a quella chiesa bigotta e arrogante di quel periodo, e lo tacciavano di "Prete Comunista e Bolscevico", ma questo prete "insolito" rinungiando ad essere titolare di una chiesa, continuava la sua opera di insegnamento di vita cristiana a tutti del paese e specialmente ai bambini e giovani. Voglio ricordare un'altra opera di Don Ciccio, in un terreno sopra "le renicce" aveva iniziato la costruzione di una piccola chiesa (che tuttora nascosta tra gli arbusti potete vederne i ruderi) io adolescente insieme all'amico Agostino De Angelis in cambio di qualche quaderno e penne, abbiamo aiutato a scaricare il materiale edilizio occorrente e con un muratore di Sulmona abbiamo iniziato questa chiesa incompiuta per mancanza di fondi rimasta abbandonata da Dio e dagli uomini.
Chi vuole vedere l'anticipazione del pensiero e opera di Don Ciccio a cura dell'amico Donato D'Orazio cliccate qui. http://www.cansanonelmondo.it/don_ciccio.html