RICORDI

Rivivere, anche se in foto, tradizioni come il pane di San Nicola
o la Santa Maria Concetta, ci riporta immancabilmente in quel tempo lontano quando anche noi facevamo parte di quel mondo. Di un mondo semplice, sano, privo di tante largezze contemporanee, ma ricco di tradizioni tutte nostre che ci distinguevano da tutti gli altri paesi del circondario. Erano giorni che si aspettavano per un intero anno, che   accumulavano l`intero paese in un messaggio di unita', di amicizia, di rispetto degli uno verso gl`altri. Erano giorni che per tutti noi che li vivemmo ci ricordono qualcosa di speciale. Per quanto mi riguarda ricordo che a quel tempo ero chierichetto, servivo con tanti amici la messa, ed il giorno di San Nicola facevamo a gara per avere l`onore di essere scelti da Don Virgilio per servire la messa in quella piccola ma meravigliosa chiesa alle pendice della stazione ferroviaria. Ricordo che ad ogni persona toccava una sola piccola pagnotta di pane che noi amorevolmente portevamo alle nostre mamme che la ripartivano in tante fette per dare ad ogni componente della famiglia l`onore di assaggiare il pane benedetto di San Nicola. Ricordo che era anche il primo giorno dell`inoltrato autunno che cominciava a far veramente freddo e molte volte si sperimentava la prima nevicata che raggiungeva il paese. Ed immancabilmente era il giorno in cui le nostre mamme ci costringevano a rimettere (dicevano loro) i panni pesanti. Cio` voleva dire mettersi gli indumenti intimi fatti con le loro mani con un tessuto di fustagno (fanella?) di pessima qualita` e tanto rigido che quanto lo si indossava per la prima volta eri costretto a camminare diritto senza muoverti perche` se ti toccava la pelle erano guai. Ricordo anche che il giorno di San Nicola era molto utile ai giovani innamorati che dato il lungo pellegrinaggio che si doveva fare per raggiungere la chiesa
ne approfittavano per cercare di percorrerlo insieme ai loro secreti amori, senza cosi` mettere in evidenza le loro passioni. Perche`a quel tempo farsi vedere insieme ad un giovane senza un plausibile motivo dava  adito a dicerie di ogni genere. Poi per la festa della madonna non si faceva solo una Santa Maria Concetta, ma tante altre. Ogni vicinato, dal casale alla partaiova, dalla piazzetta alla piazza grande, ognuno cercava di fare qualcosa piu` grande ed imponente degli altri. Ci voleva tanto impegno e tanta volonta`, pero` alla fine tutti ci riuscivamo. Erano altri tempi, altro modo di pensare ed agire. Forse tempi non accettabili per la gioventu` moderna. Ma per noi che l`abbiamo vissuti sono tempi tanto nostalgici, tanti pieni di ricordi che non li cambieremmo con nessun altro periodo che ne e` seguito. Intutto un grazie a Luciano per la sua sensibilta` nel farci rivivere in parte quel pezzo di storia del nostro paese. Fa sempre piacere rivedere i nostri paesani tutti insieme a festeggiare una tradizione che spero non avra` mai fine.

Donato D'Orazio