"La Lengua bella de Cansane"
"Le contrade di Cansano"
"Spalanca ss'uocchie i guarda: o Dio,Cansano! Ecco la Partaiova che s'affaccia".
Le contrade di Cansano accanto ai soprannomi delle famiglie, sono rimasti in
dialetto i nomi delle zone di Cansano, interne ed esterne al paese:
la Partaiova, gliu Untnare, gliu Casale, Sante Necole, le
Renicce, le Vicenne, gliu Caraniere, l'ara de gliu colle, gliu frattale.....
Crescenzio Guadagnoli, cansanese, autore di romanzi e raccolte poetiche, ha riportato molti di questi nomi nella poesia in dialetto " Nu semme de Cansane", ultimo,
affettuoso omaggio al proprio paese, come ha scritto la figlia Patrizia:
Ecco la Partaiova che s'affaccia
pe balle sàute chjne de muréce
Sempre di Crescenzio dobbiamo ricordare la poesia
" AFilomena di scialone " in cui, parlando del dialetto di Cansano, dice:
....la lengua bbella de Canzane
la lengua canzanese che 'nz'accatte
perché é 'nna musica che se ne vola
dentr'a gliù core, com'ha sempre fatte
la campanella de Sante Necole.
Con la lettura di questi versi si è concluso l'incontro
sul dialetto, incontro con il quale si è voluto dare un
messaggio in particolare alle nuove generazioni: quello di
difendere e conservare la lingua di Cansano come espressione
della cultura popolare cansanese, perchè in essa si
trovano le nostre e le loro radici e ancora le radici delle
future generazioni.
Hanno letto in dialetto cansanese:
Manuela Di Giallonardo (proverbi)
Rita Sonsini (proverbi)
Angela Di Giallonardo (filastrocche)
Livia Ruscitti ( fiaba)
Clara Ruscitti (ninne nanne)
Irene D'Orazio ( poesia di Nicolina D'Orazio)
Anna Di Giannantonio (poesie di Crescenzio Guadagnoli)
Arrivederci alla prossima Presentazione