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Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. (Cesare Pavese e John Fitzgerald Kennedy) |
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Arrivo | Nome | Commenti | Città |
Dic 30 alle 2:51 PM | Romeo | Auguri un felice e miglior anno nuovo a tutti. Happy New Year,Feliz Ano Nuevo |
New york |
La redazione | Le parole di Donato mi hanno fatto scendere una lacrima. Augurandovi da cansanonelmondo.it un felice Natale, vorrei che si rifletta su queste poche ma singnificative parole. Buon Natale |
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Dic 23 alle 10:49 PM | Donato D'Orazio | Siamo entrati in quel clima Natalizio che dovrebbe sprigionare in ognuno di noi quel senso di amore verso il prossimo. Quel sentimento sublime che ci induce ad essere più' umani, più' sensibili verso quelle difficolta' che tante persone, in ogni parte del mondo, si trovano, loro malgrado, ad affrontare. E' il periodo dell'anno che dovrebbe risvegliare in tutti noi la parte più' intima della nostra generosità', della nostra sensibilita verso quella parte sfortunata del nostro mondo in cui tanta gente, tanti vecchi, ma soprattutto bambini, soffrono le terribili conseguenze di inutili guerre e tanta distruzione. E' il periodo dell'anno in cui la nostra memoria ci riporta immancabilmente alle nostre radici, ai nostri ricordi ed alle nostre tradizioni. Per le persone della mia eta' il ricordo di quel lontano 1943 viene subito nella nostra mente. Eravamo lontano dalle nostre case, cacciati fuori da ordini che venivano da militari tedeschi che non avevano niente a che fare col nostro paese e la nostra gente. Dopo sei settimane vissute sulle vallate del monte Difesa, sotto ogni intemperie, senza un tetto che ci poteva riparare, una tempesta di neve ci costrinse a trovare rifugio nella pianura Peligna. Con la mia famiglia, ma anche con tante altre, ci trovammo bagnati fradici, sporchi ed affamati a chiedere ospitalita ai pochi abitanti di una contrata che si chiamava (forse si chiama ancora) Casette di Panette. In un primo momento queste persone, forse vistosi sopraffatti da tante persone, cercarono di respingerci, di negarci il loro aiuto. Era il 23 Dicembre. Forse fu la vicinanza al Santo Natale, forse fu il loro innato senso di nobiltà sentimentale, fatto sta' che dopo un po' di tentennamente ci aprirono le loro case e la loro generosità. Non avevamo niente, soltanto tanta sporcizia e molti bagnati. La mia famiglia fu accolta da una signora che ci offri' una stanza al pian terreno che lei usava per rimessa macchine agricole. No c'era niente, ma per noi che per quaranta giorni eravamo vissuti sotto un cielo novembrino, sempre coperto di nuvole e tanta pioggia, quel locale era come una reggia. Il giorno dopo era vigilia di Natale. Non avevamo niente da mangiare. Mio padre sfidando il pericolo di essere preso da pattuglie tedesche, si reco' a Sulmona per comprare qualche cosa con i pochi spiccioli che era riuscito a portare con se'. Ritorno' con qualche mandarino e un filone di pane. Per noi fu come una manna venuta dal cielo. Al lume di una candela consumammo il nostro pranzo di vigilia Natalizia. IL giorno di Natale non avevamo niente da mangiare. Eravamo convinti che l'avremmo passato a digiuno, Invece la bontà' divina sa sempre sorprenderti quando meno te lo aspetti. Una signora del luogo ci venne a trovare portandoci una busta piena di noci, mandorle, ed uva seccata. Per noi, quella generosa signora fu come un angelo custode venuto dal cielo per dirci che la bontà' del signore e' immensa e che si può' manifestare in ogni momento ed in ogni luogo.. Gli abitanti di quel piccolo borgo, con la loro bontà', la loro generosità, il loro altruismo, seppero darci un'esempio genuino del vero significato dell'avvento Natalizio. Sono passati decenni da quel lontano fine 1943. Abbiamo sperimentato tante cose dalla vita. I difficili anni della nostra adolescenza, l'emigrazione, i primi difficili anni in una nazione che a quel tempo non era molto accogliente per noi Italiani, le nostre battaglie ed i nostri successi. Abbiamo festeggiati tanti Natali, quasi tutti con pomposità ed agiatezza. Ma se dovessi scernere uno da ricordare, sceglierei quello trascorso in quella rimessa macchine del lontano 1943. Fu il Natale che seppe darci la convinzione che se nella vita si vuole essere apprezzato, se si vuole essere ricordato, non servono soldi o ricchezza, serve la comprensione verso chi ne ha bisogno, serve la generosità' verso chi sta' soffrendo, serve l'esempio di grande altruismo e bonta' di quella modesta gente delle Casette di Panette che, non badando a sacrifici, seppero accoglierci con amore, non farci sentire mai come degli intrusi, e' soprattutto ci diedero da mangiare quando avevamo tanta fame. Oggi ci sono altra gente, di altre parti del mondo, che stanno attraversando le stesse terrificante esperienze che noi sperimentammo tanti anni fa'. Purtroppo per loro non ci sono più' gli abitanti delle Casette di Panette per poterli aiutare. Ci sono solo i muri e le ferriate per poterli respingere. Di nuovo Buon Natale. | Brooklyn,NY. |
Dic 23 alle 5:51A.M. | Domenico Di Giacomo | Un grande dispiacere nel sentire della bellissima ragazza Fabrizia, uccisa da quel boia immondo infelice. Anche se abbiamo visto in TV e giornali non pensavo ch'era di una famiglia conosciuta, e a ricordarmi sono stati Idola e il marito Arcangelo. Io, all'eta` di 16 anni dopo l'Istituto Statale D'Arte volli andare all'officina meccanica di Antonio Di Lorenzo, un salernitano che aveva fatto il militare a Sulmona e si era sposato con una bellissima donna, Maria, ed andavo spesso in casa e ricordo tutti, i figli Comantino, Angelo, l'altro piu` piccolo e il vecchio zi Giuseppe, anzi il mio amico Salvatore Di Gregorio, per non viaggiare, dormiva in quella casa, era nel 1955 i tre figli erano ragazzi molto tempo e` passato e Fabrizia dovrebbe essere la figlia di Angelo, la povera ragazza ha avuto la sfortuna di non vivere, di non gioire la vita, colpa di quel bruto vigliacco, assassino, lui merita di essere arso vivo. Un saluto affettuoso alla famiglia e zii. Domenico Di Giacomo | Staten Island, NY |
Dic 19 alle 9:51 PM | Romeo | A tutti i Cansanesi sparsi per il mondo auguro un felice Natale ed un miglior Anno Nuovo. Con Affetto, Romeo Di Giallonardo |
NewYork |
Dic 19 alle 5:00 Pm | Donato D'Orazio | Oggi per gli Stati Uniti e' un giorno molto importante. Si ufficializzera la nomina di Donald Trump a presidente di questa grande nazione. I grandi elettori si riuniranno nelle capitali dei loro stati per votare il candidato che il loro stato ha scelto nelle ultime elezioni. Questa importante prassi e' stata in passato una semplice formalità' perché' il risultato era sempre scontato. In queste ultime elezioni e' un po' diverso. Vuole per il fatto che il voto popolare ha scelto con un vantaggio di quasi tre milioni di voti la candidata democratica Hillary Clinton, vuole per il fatto, ormai confermato dalle due maggiori agenzie di sicurezza- FBI e CIA- che il governo Russo si e' intromesso nella recente campagna elettorale in favore di Donald Trump. Un episodio questo che ha scosso tutto il mondo politico americano. Mai una nazione avversaria come la Russia abbia cosi' spudoratamente violato la sovranità' di questo paese. A rendere tutto questo ancora più' malefico e' stato un discorso che Trump fece a Luglio in cui quasi implorava la Russia ad intervenire per far luce a quelle ormai fantomatiche E-Mail di Hillary Clinton. E-Mail che nessuno ricorda più' perché' fu una farsa messa in scena magistralmente dal partito repubblicano per raggiungere lo scopo di sconfiggere la potente avversaria politica del momento. Tutto questo ha creato un diffuso malcontento che ha portato alcuni esponenti di entrampi i maggiori partiti americani di iniziare una investigazione per capire l'entità' precisa del coinvolgimento del presidente Russo Putin in questa deplorevole e illegale intrusione in una campagna elettorale di un paese avversario. Si sono formati tanti gruppi di persone per cercare di far postecipare la votazione di oggi per il tempo necessario per far più' luce a questo increscioso episodio di spionaggio russo su questa nazione. Ed anche perché' molti di loro considerano l'elezione di Trump non del tutto trasparente. Anche se tutto questo non e' del tutto possibile, se succedesse, non sarebbe illegale. I 538 membri dei grandi elettori sono si' moralmente vincolati dal votare per il candidato che ha vinto nel loro Stato, ma non sono obbligato per legge di poterlo fare. Se vogliono cambiare idea, legalmente lo possono fare. L'unica cosa che andrebbero incontro e' la radiazione del loro partito dal rappresentarlo in futuro. In un artico il presidente Jefferson metteva in evidenza che il compito principale dei grandi elettori e' quello di far si' che a governare questa nazione ci fosse una persona che abbia tutte le qualità' e l'esperienza per poterlo fare. E da quello che si deduce dal comportamento del nuovo presidente eletto, possiamo dire che Jefferson aveva perfettamente ragione. In tutto, questo non succederà'. Trump oggi sara' ufficialmente eletto e sara' il nostro presidente per i prossimi quattro anni. Non ci resta che augurargli di essere all'altezza della situazione e saper governare, non per la minoranza che gli ha votato, non per la sua famiglia come ha sempre fatto, non per l'elite che lo circonda, ma per tutti gli abitanti di questa multietnica e grande nazione. Buon Lavoro Mr. Presidente. | Brooklyn,NY. |
Dic 14 alle 4:38 PM | Domenico Di Giacomo | Il Santo Natale, la festa piu` attesa dell'anno, strade piene di automobili con ramoscelli di pino, abete e nastri rossi, negozi folti di gente allegra e si risente dire il dimendicato Buon Natale, strade con archi pieni di luci illuminati da multi colori, una finestra di ogni casa con l'albero ricamato di palline e nastri variopinti, presepi dentro casa ma anche fuori, all'imbrunire non si sente altro che musica divina, da me la gente passa coi volti felici e si fermano per sentire: Tu scendi dalle stelle o Re del Cielo - Silent Night all is calm all is Bright - L'inno dell'allegria (Song of Joy) di Beethoven, cantata da El Puma, e tante altre, tutte dedicate al Piccolo Pargoletto che con fervore aspettiamo. Ecco vien Natale, che bellezza, piace a piccoli e grandi, bambini e bamboni, con mangiate di torrone e panettone, noci, caldarrost e cherrecine , pizzelle, pizzefritte e menderine, ma ogni tant nu bicchiere di vine, alla salute di tutti noi cansanesi. Ora e` doveroso fermarci un po`, chiudere gli occhi e meditare, con un pensiero malinconico per tutti i cari che quest'anno ci hanno lasciato. Sono giorni che ci scambiamo gli auguri ed anche tante telefonate: zio Nicola, cognato Donato, Gino e Dante a Montreal. Cognata Bambina, Salvatore e Rocca, comare Edda e Donato, Donato e Maria , in Toronto. Annina e Francesco, Domenico De Santis e Olga Ruscitti in Vancouver. Zii Filomena e Gabriele, Nicola e Gino a Milford. Emilio e Ida, Mr.& Mrs. Dallas Miller. Emiliano e Maria a Frederick. Adelio e Vera, Pasquale di Paolo che lo ricordo un bravo ragazzino a gliu culliciglie, a Los Angeles. Rocco e Marina a Denver. Michele, Gregorio e Giovanni Di Cesare in Melbourne, Fiorita e Costantino a Morley, Australia. I miei amici in Cansano: Luciano, Salvatore, Giorgio, Giovanni, Rocco e tutti, Uh!..Che grande compagnia. E qui intorno ?!. E` un problema, ne sono tanti... I'm afraid to miss someone. Auguri a tutti. Ma in queste visite Natalizie, tra un bicchierino, torta e caffe`, la mia cognata Stella, anche con la sua bella eta` avanzata, ogni anno recita tante poesie, con cadenza e tempismo, non da meno di Giorgio Albertazzi se fosse in vita. La piu` bella: ( La Notte Santa ) di Guido Gozzano. Consolati Maria, del tuo pellegrinare! Siam giunti. Ecco Betlemme ornate di trofei. presso quell'osteria potremo riposare, che troppo stanco sono e troppa stanca sei... Il campanile scocca lentamente le sei. - Avete in po di posto o voi del Caval Grigio? Un po di posto per me e per Giuseppe? - Signori, ce ne duole: e` notte di prodigio; son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe... Il campanile scocca lentamente le sette. - Oste del Moro, un rifugio per noi? Mia moglie piu` non regge ed io son cosi` rotto! - Tutto l'albergo e` pieno, soppalchi e ballatoi: Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria piu` sotto. Il campanile scocca lentamente le otto. - O voi del Cervo Bianco, un sottoscale almeno avete per dormire? Non ci mandate altrove! - S'attende la cometa. Tutto l'albergo e` pieno d'astronomi e di dotti, qui` giunti d'ogni dove. Il campanile scocca lentamente le nove. - Ostesse dei Tre Merli, pieta` d'una sorella! Pensate in quale stato sono e quanta strada feci! -Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella. Son negromanti, magi, persiani, egizi e greci... Il campanile scocca lentamente le dieci. - Oste di Cesarea, In vecchio falegname? -Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente? L'albergo e` tutto pieno di cavalieri e dame non amo la miscela dell'alto e bassa gente. Il campanile scocca le undici lentamente. La neve! - Ecco una stalla! -Avra` un posto per due? - Freddo! - Siamo a sosta - Maria trascolora, divinamente affranta... Il campanile scocca la Mezzanotte Santa. E` nato e` nato... Alleluja! Alleluja! E` bello e` bello e` nato il Bambinello. A tutti i Cansanesi nel mondo, Buon Natale. Domenick Di Giacomo. |
Staten Island, NY |
Donato D'Orazio | Nella nostra non facile adolescenza, passata per intero tra le mura del nostro paesello, tra gente semplice ed onesta, con i nostri anziani che sapevano inculcare in noi giovani tanta fiducia e sincerità'. Non erano persona colte, non avevano un titolo do studio. Per molti tutto il loro percorso scolastico si racchiudeva in tre anni di elementare. Ma in compenso avevano tanta saggezza, tanta esperienza maturata in molti anni di girovagare per il mondo intero. Confrontandosi ogni giorno con gente di diverse etnie, superando sempre scogli di perfidia ed ignoranza e sciocche incomprensioni. Lavorando sempre con onesta' e dedizione e vincere con continuita' la diffidenza di chi pur non conoscendoli si permetteva di offenderli ed amareggiarli. Mai, che io sappia, un nostro paesano, in qualsiasi parte del mondo esso sia stato, ha scelto il confronto per risolvere i suoi problemi. Hanno sempre preferito il dialogo, la correttezza, un genuino impegno per arrivare nell'intimo dell'anima di persone che non sapeva quello che faceva. Erano persone semplici che sapevano sprigionare quel senso di fiducia in tutti noi che li ascoltavamo. Raccontavano le loro mille odissee, tutte costellate da enormi sacrifici e tante rinunce, non si lamentavano mai, anzi ne erano orgogliosi, davano a questi loro immensi sacrifici il merito di averli reso più' buoni, più' pronti ad affrontare le avversità' della vita. Erano tutti gente semplice, con un grande senso di appartenenza al retaggio del loro paese natio. Li ricordo tutti. Erano sempre gioviali con noi giovani. Sapevano con i loro ricordi di una vita vissuta tra mille vicissitudine intrattenerci per ore. Ci davano una miriade di consigli che sono stati di primaria importanza nella formazione del nostro carattere e del nostro modo di rapportarci con altre persone di diverse razze o etnie. Non pretendevano rispetto, ma erano estremamente felice se glie lo davamo. Oggi quello che manca ai giovani, e per la verità', anche ai meno giovani del nostro paese, e' proprio la saggezza e l'esperienza di gente come loro. La loro storia, i loro consigli, il loro voler inculcare nei giovani quel senso di comunità' di amicizia, di comprensione fra tutti. Perché' ho scritto questo post?. Forse perché' in una giornata cosi umida ed uggiosa, che ti sprona a pensare e ricordare il passato, ho sentito il dovere di omaggiare questi nostri eroici antenati per il loro determinante contributo al carattere dei loro discententi ed al retaggio del loro paese. Furono persone di esemplare rettitudine che seppero mettere in primo piano le sorti del loro paese alle loro personali ideologie. Ed in questo momento di riflessioni, di ricordi di un passato che si dovrebbe conoscere e seguire, in questo clima di fratellanza ed amore per il prossimo, mi viene il sincero dovere di esternare a tutti i nostri paesani, vicini e lontani, gli auguri di un Santo e pacifico Natale e di un Anno nuovo felice ed apportatore di un'ecumenica fratellanza. Un abbraccio a tutti. Donato. |
Brooklyn,NY. | |
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Donato D'Orazio | Luciano con le sue foto sa' sempre trovare quel qualcosa di speciale che sa' risvegliare in tutti noi quella sublima nostalgia che ci ha sempre accompagnato dal giorno in cui lasciammo il nostro paesello. Il rituale del pane di San Nicola e lo spettacolo tradizionale della Santa Maria Concetta ci riportano immancabilmente in un tempo ormai remoto in cui eravamo giovani, eravamo in molti ed eravamo poveri ma felici. Chi di noi non ricorda la lunga camminata su quella strada scoscesa che ci portava alla chiesa di San Nicola? Chi non ricorda quella lunga sfilata di gente che ricoprivano tutto quel lungo e tortuoso percorso per poter partecipare ad una tradizione che era per noi cansanesi un obbligo desiderato ed aspettato per un anno intero?. Chi non ricorda la piccola ma tanto amata chiesa riempirsi di tanti paesani che erano li' per onorare la casa del loro San Nicola, il suo retaggio, e tutto ciò' che Lui rappresentava per la piccola, a quel tempo anche molto povera, comunità' cansanese. Ricordo la lunga ed ordinata fila di paesani che con devozione aspettavano il loro turno per ricevere la famosa pagnotta del loro amato Santo. Oggi si prende il santo pane soltanto per devozione. Allora si prendeva il pane anche perché', almeno per quel giorno, in molte case di Cansano, che non avevano niente, ci si poteva sedere a tavola con qualcosa di nutriente da poter mangiare. Ricordo anche che il 6 Dicembre, appunto giorno di San Nicola, era l'inizio ufficiale dell'inverno. Le madri al risveglio ti facevano trovare ai piedi del letto i panni invernali. Panni per la maggior parte cuciti da loro con stoffe dure e puncenti che quando te li mettevi eri obblicati a camminare diritto, senza muoverti, altrimente le malaugurate punzecchiature ti straziavano il corpo. Io ero talmente ossessionata da tutto questo che quando mi svegliavo la mattina ero terrorizzato di guardare ai piedi del lettino perché' sapevo che ad aspettarmi c'era l'odiata "camicie di sotto". Il grande fuoco della Santa Maria Concetta oggi e' un evento unico in paese che racchiude in se' la bella tradizione di onorare la nostra madonna, e per il palato della sua gente, una gigante grigliata di agnello che farebbe invidia anche ai cowboys texani che di grigliate ne fanno uno al giorno. Con tanti paesani, elegantemente vestiti, con un gioviale atteggiamente a partecipare e divertirsi, dimostra, se ce ne fosse bisogno, che la comunità' cansanese sa', come ha sempre fatto, reagire positivamente alle tante difficolta' che l'Italia ed il mondo stanno attraversando in questo momento, Questo non fa' altro che fargli un enorme onore.Ai tempi del dopo guerra questi fuochi erano si' una tradizione cittadina, ma erano anche una competizione tra i quartieri del nostro paese. Di grandi fuochi per onorare la madonna ce n'erano almeno tre. Uno in Piazza, uno nel casale, ed uno nella partaiova. Naturalmente non c'erano ne vincitori ne vinti tutti lo facevamo per onorare la nostra devozione e le nostre tradizioni. La festa dell'assunzione era anche l'inizio del periodo Natalizio. Naturalmente per periodo natalizio non si intente lo sfarzo ed il lusso di oggi, bensi' un periodo di avvicinamento alla chiesa, alle sue funzioni religiose, ed allo spirito di generosità' per chi aveva meno di noi. Era un'altro mondo, un'altro modo di pensare ed agire. Era il periodo del dopo guerra, un periodo difficile, un periodo che non c'erano differenze di classe. Eravamo tutti poveri, tutti propensi a sacrificarsi per portare a casa almeno un pezzo di pane. Era un tempo di enorme difficolta', di immensi sacrifici, ma anche tempo di grande determinazione, di tanta voglia di non darsi per vinti. Fu in quel periodo che il miglior Cansano venne fuori. Non c'era disperazione, ma tanta speranza. Non c'era rancore verso la propria nazione, ma comprensione per le difficoltà' che stava attraversando. Fu il periodo della storia del nostro paese in cui una parte importante dei suoi abitanti compresero che in quel particolare momento l'Italia non poteva fare molto per loro, decidendo cosi', senza rancore, di avventurarsi in una emigrazione che li portava lontani per sempre dal loro paese, Senza mai mettere in discussione la loro identità' ed il loro orgoglio di essere italiani. Furono queste persone il fiore all'occhiello di un Italia che alla fine, grazie anche a loro, ce l'ha fatto. Continuare queste tradizioni e' un generoso impegno dei nostri paesani per onorare e ricordare questa parte importante della storia difficile ed imprevista del nostro paese. E per questo, noi da lontano, li ringraziamo. | Brooklyn,NY. |
Dic 5 alle 8:23 PM | Donato D'Orazio | L'eco del risultato referendario tenutosi ieri in Italia e' arrivato anche qui' in America. La debacle del SI' che ha avuto la diretta conseguenza delle dimissioni del Pres. Renzi e' stata accolta con scetticismo e preoccupazione dagli ambienti governativi del paese. Matteo Renzi era considerato dagli esponenti di questo governo come un sincero alleato, un europeista, un difensore dell'Euro, un convinto partecipante della nazione con la Nato. Non per niente, nell'ultimo incontro col Pres. Obama, gli fu auspicato di restare al potere fino a quando le sue molte riforme venissero approvate. Cosa sorprendente e' stato il grande risalto che la stampa cartacea e televisiva ha dato al risultato di questo referendum. Non e' mai successo prima che un'elezione o referendum italiano destasse tanta attenzione da parte degli americani. La CNN dal suo inviato da Roma ha in qualche modo sentenziato il risultato come una ribellione del popolo italiano verso un governo che, secondo lui, era distante dalle vere preoccupazioni degli Italiani, della alta disoccupazione, della situazione bancaria, dalle enorme tasse, e dal detesto ormai diffuso verso l'Unione Europea. La CBS ha ritrasmesso un'intervista rilasciata alcuni giorni fa' dal Pres. Renzi al giornalista Charlie Rose in cui ad una domanda del cronista se aveva sbagliato ad abbinare le sorti del suo governo al risultato del referendum Lui rispose di si'. Malgrado le apparenze in cui sembrava che era fiducioso del risultato a lui a favore, la verità' era che Renzi aveva di gia' percepito che le cose si erano messe male per Lui. IL New York Times mette in evidenza la questione degli emigranti come la causa principale del malessere degli italiani verso il suo governo, ed aggiunge, che gli italiani non sono convinti che un cambiamento della costituzione in questo momento porterebbe dei vantaggi fattivi allo stato economico del paese. Il New York Daily News mette in evidenza che anche se gli italiani sono ottimisti per natura, in questo momento non lo sono. C'e' aria di sfiducia nell'Unione Europea, in una economia che tarda a decollare, alle promesse di Renzi che non vengono mantenute. Insomma chi più' ne ha più' ne mette. Naturalmente bisogna mettere in evidenza che il voto degli italiani all'estero e' stato completamente all'opposto di quello dei loro confratelli in Italia. Poterlo spiegare da cosi' tanto lontano e' quasi impossibile. Posso azzardarmi a dire, che secondo me, almeno qui' negli Stati Uniti, sono stati influenzati dal fatto che il congresso federale di questa nazione e' composto di 438 deputati e 100 senatori. l'Italia, che ha un sesto della popolazione Americana, ne ha almeno tre volte tanto. E penso che tutto questo li ha portati a dare il si' ad una proposta che aveva come scopo principale di ridurre il totale di almeno un terzo di quello che e' oggi. Certamente non hanno influenzato l'esito del referendum, ma almeno hanno avuto l'opportunità' di dire la loro. Io spero che l'Italia supera anche questo brutto imprevisto, che abbia fiducia nelle istituzioni, che i vari partiti e partitini si mettono le mani nella coscienza e pensano all'unisono che i loro interessi ideologici non sono per vantaggi personali, ma per il benessere della loro nazione e del loro popolo. Viva Italia. |
Brooklyn,NY. |
Dic 2 alle 3:12 PM |
diDomenico e Ottavia Di GiacomoL'estate e` passata ed anche l'autunno, come passa il tempo... quando si e` giovane, si pensa che c'e` molto da pedalare, no, non e` cosi` a tutti arriva il tramonto, allora facciamo gli auguri alla nuova generazione che rifiorisce, un giorno racconteranno di noi, come noi facciamo di quelli del passato. Gli auguri sinceri di avere in futuro splendido, felice e colmo di ogni bene. Nella vita, quando si e` coinvolto in lavori e tante cose, la mente e` orientata molta in quei settori, il tempo e` sempre carente e lo spazio rimane ben poco per godere e vedere la crescita dei figli e nipoti, allora piu` in la`, ripensandoci e` tardi ed avviene il velo di tristezza, ma poi destandosi, si dice in se stesso in gergo Napolitano :
"Chi vuo` fa`, chist'e` a` vita..." Anzi e` meglio accontentarsi perche` mio padre e mio nonno non hanno avuto un passato migliore, ma per anni lontano dalla famiglia, beh, si` vabbene, erano altri tempi.
Ora che ho piu` tempo libero, e` diverso ed ecco in una vacanza con tutta la famiglia. Qui le mie tre nipotine, figlie di Aurora e Joseph Perk, che sembra ieri erano piccole, ora mentre corrono sulla spiaggia sotto il sole cocente del Messico. Ora sono tutte e tre contemporaneamente alle universita`, distante da casa ma anche in 3 Stati diversi e, noi in New York.
Dominique, gia` laureata al Mary Wood University di Scranton, Pennsylvania. L'anno prossimo conferira` il Master. Con un passato in danza ritmica e classica, vincendo molti trofei, ma anche vincendo molte gare di nuoto.
Gabrielle, nel secondo anno al Sacred Heart University in Fairfield, Cunnicticut. Nel passato giocava nella squadra femminile di calcio di Staten Island, NY. una bravissima attaccante dal tiro forte.
Alessandra, primo anno al Montclair State University, nel nord del New Jersey. Maestra di danza ritmica e classica, in passato e` stata competitiva con altri Stati, vincendo la medaglia d'oro e molti trofei.
L'altra foto: Altri 2 nipotini, figli di Mario e Lisa, Marli di 7 anni e Maximilian di 6, in una vacanza di due anni fa, mentre si divertivano a cavallo nel bosco di Sant'Antonio di Pescocostanzo. |
Staten Island, NY | |
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Donato D'Orazio | Dopo una contesa elettorale che ha consumato una parte importante degli ultimi sei mesi della vita di ogni cittadino di questa nazione, oggi dopo la vittoria di Donald Trump, ci si appresta a due mesi di transizione dove il Presidente eletto fara’ le sue scelte di governo per portare avanti il suo mandato nel modo migliore che lui ritiene opportuno. Bisogna precisare che Trump ha vinto nettamente col sistema dei grandi elettori. Ha perso nettamente, per quasi tre milioni di scarto il voto popolare. Per ogni persona, con un pizzico di dignita’, dovrebbe tenere conto di questo importante fattore e agire di conseguenza. Trump, che questa’ dignita’ non l’ha mai avuta, ha iniziato questo processo di transizione con nomine di uomini e donne che non rispecchiano per niente la volonta’ del popolo. Ha tradito prima di tutto chi lo ha votato. Molto probabilmente molti loro non lo ammetteranno mai, ma la realta’ e’ quella che e’. Ha detto e ripetuto mille volte che Wall Street era la fonte di tutti i problemi che questa nazione stava attraversando. Se la prendeva principalmente con gli Esecutivi della Goldman & Sachs. Che fa ora che e’ stato eletto? Ha messo a capo del sistema finanziario della nazione tre persone della Goldman&Sachs, responsabili principali della catastrofe finanziaria che abbiamo avuto nel 2008. Catastrofe che ha coinvolto in modo determinante le sorti di tante nazioni del mondo che si sono viste crollare le loro economie in un modo a dir poco tragico. Ha nominato per la sicurezza tre persone che hanno fatto della loro carriera un continuo e deplorevole razzismo che ha segnato in negativo le sorti di tante dignitose persone. Il meraviglioso mosaico americano e’ formato da gente di diverse nazionalita’, etnie, razze e religione. Trump, forse per sua ignoranza, questo importante fattore non lo ha tenuto per niente in considerazione. Fino ad oggi l’unico requisito che ha richiesto ai suoi candidati e’ stato quello di essere bianchi, razzisti, anglosassoni e milionari. Aveva promesso a tutte le industrie che avevano intenzioni di trasferirsi in nazioni straniere che li avrebbe penalizzati con esorbitanti tariffe docanali. Prese di mira un complesso industriale dell’Indiana che produce per la maggior parte fornace per riscaldamento e che aveva progettato di trasferirsi nel Messico portando via ben duemilacento posti di lavoro. Cosa ha fatto? Invece di convingerla a cambiare idea, a far sentire la forza di ritorsione che lui stesso aveva promesso, gli fa’ un’accordo che include la promessa di dargli l’esclusiva per lavori federali e una riduzione delle tasse per l’azienda. Tutto questo non per costringerla a rimanere negli Stati Uniti, eventualmente trasferiranno piu’ della meta’ nel Messico, ma per salvare soltanto mille posti di lavoro, non curandosi dei 1100 operai che il posto lo perderanno. Ma la cosa ancora piu’ imcomprensibile e’ che non ha capito che facendo quello che ha fatto ha creato un pessimo precedente che si ripercuotera’ in negativo con altre industrie che cercheranno di avere lo stesso trattamento. Che dire dei suoi infantili tweetters: come un bambino viziato ne spiffera una dozzina al giorno. Molti dei quali mentendo sputuratamente, come uno degli ultimi, in cui afferma che se non avessero votato tre milioni di illegali lui avrebbe vinto anche il voto popolare. Ricevendo un coro di proteste e disapprovazione anche da parte di personalita’ di primaria importanza del partito repubblicano. La ragione di questo suo erratico comportamento e’ dovuto al fatto che non conosce minimamente le cose piu’ basilare del sistema elettorale di questa grande democrazia. Non vorrei, almeno per questa volta, inoltrarmi nei suoi innumerevoli conflitti d’interesse. Anche se il presidente della commissione dell’etica federale, il deputato Jason Chaffetz dello Utah, che era ossessionato ad investicare Hillary Clinton, assolta dal FBI, per la piu’ grande bufala che hanno messo in piede per distruggerla politicamente, quella delle fantomatiche E-Mail, oggi fa orecchie di mercante, ma, sono certo, che in un domani non lontano sara' sicuramente costretto a farlo dalla volontà' del popolo. Non vorrei dilungarmi sul pericolo che noi anziani abbiamo, quello di perdere la sicurezza federale del Social Security (Pensione) e del Medicare (Assistenza medica) perché' nel congresso americano ci sono persone democratiche che sapranno, come sempre, combattere e vincere per i nostri diritti. Io spero che Pres. Trump possa governare bene, aiutato sicuramente dai suoi collaboratori.Spero che possa, come dice lui, fare questa nazione grande, anche se grande questa nazione c'e' sempre stata. Se Lui riesce a fare un miracolo, che adesso nessuno crede, Io, se la mia veneranda eta' me lo permette, sarò' il primo a congratularmi con Lui. | Brooklyn,NY. |
Nov 29 alle 10:49 PM | Donato D'Orazio | Dopo tanti giorni un po' freddi ma con tanto sole, oggi New York si ritrova sommersa da una persistente pioggia che sta' limitando completamente l'agibilità' delle persone a poter completare le loro spese natalizie. Sono queste le giornate in cui la città' cerca di completare tutto i preparativi per quello che e' sempre stato il periodo più' bello, diversificato, accogliendo per i milioni di turisti che decidono di passare qualche settimana nella città' Natalizia per antonomasia del mondo intero. I grandi negozi si stanno rivestendo di addobbi festivi per rendersi piu' accoglienti ai tanti ospiti che li visiteranno per le spese natalizie. Le variopinte luci che rivestono milioni di case e palazzi in ogni angolo della città' fanno da cornice ad una metropoli che sa' sempre essere leader del mondo in ogni campo delle attività' umane. Il maestoso albero di Natale al Rockefeller Center decorato da decine di migliaia di luci e' pronto ad accogliere la moltitudine di gente di ogni razze ed etnie che vorranno visitarlo per farsi un selfie o ammirare le bellezze di questo grande complesso immobiliare nel centro della città'. Quest'anno, si aggiungeranno ai tanti turisti anche migliaia di forze dell'ordine per proteggere il neo eletto presidente che vive a pochi isolati da questo centro nevralgico della città'. Broadway e' più' fantasmagorica che mai. I suoi teatri saranno tutti aperti per accogliere la moltitudine che riempiranno le loro sale per assistere ai loro meravigliosi Show. Il grandioso teatro del Radio City Music Hall con le sue leggendarie ballerine e' di gia' aperto ai tanti suoi appassionati col suo rinomato Show Natalizio. Il grande ring di pattinaggio nel Central Park e' li' pronto ad accogliere i tanti appassionati di quell'interessante sport che e' il pattinaggio sul ghiaccio. I tanti mercatini natalizi che sorgeranno in varie parti della città' daranno quel nostalgico tocco europeo ad una metropoli di portata universale. Naturalmente il periodo di Natale e' bello e significativo in tutto il mondo. Ma a New York ha una dimensione più' grande, più' imprevedibile. Non per niente e' dimora di più' di duecento etnie diverse che ne fanno una città' unica nel mondo. Venitela a trovare. Buon Natale a tutti. | Brooklyn,NY |
Nov 22 alle 9:01 PM | Donato D'Orazio | Novembre 22-1963. (Vedi http://www.cansanonelmondo.it/kennedy_cansano.html ) Un giorno nefasto per gli Stati Uniti D'America. Fu il giorno in cui una mano assassina termino' la vita del presidente John F. Kennedy. Un giorno che cambio' per il peggio la storia di questo paese e del mondo intero. Ricordo quel giorno come fosse ieri. A quel tempo lavoravo in una fabbrica che produceva tacchi per scarpe da donna. Lavoravo come tornitore in una macchina che emanava un forte rumore che non mi permetteva di sentire tutto ciò' che succedeva dietro le mie spalle. Se ricordo bene era poco prima di mezzogiorno. Un giovane Portoricano che lavorava dietro di me' mi tocco' le spalle. Pensavo mi volesse dire che era ora del riposo. Purtroppo non fu cosi'. Dopo aver spento la mia macchina, si avvicino' e mi disse che il Presidente Kennedy era stato assassinato a Dallas nel Texas. Rimasi esterrefatto, non capivo l'enorme portata di una cosi' tragica, incredibile, sciagurata notizia. Cercai spiegazioni da altri operai, tutti mi confermarono la triste notizia. Prima di quel giorno non avevo mai chiesto al padrone della fabbrica se potevo assentarmi. Non ero più' in condizioni di concentrarmi sul lavoro. Mi fu concesso di tornare a casa. Appena arrivato a casa aprii il televisore, fu in quel momento che mi resi conto che il più' carismatico, il più' popolare, quello che aveva ridato fiducia ad un popolo stanco da tante guerre, che seppe inculcare nella mente di tutti gli Americani che la cosa principale per un buon cittadino non e' quello che la nazione poteva fare per loro, bensi' quello che tutti insieme potevamo fare per la nostra nazione. Era uno che univa, mai divideva. Era un grande, era ricco, poteva permettersi una vita lunga e meravigliosa, pero' scelse la strada del servizio pubblico. Prima come eroe nel suo servizio militare, poi campione degli oppressi, dei deboli, di tutti coloro che non avevano voce nel mondo opulendo degli Stati Uniti. Era morto il messaggero della speranza, di quel spiraglio di luce e di ottimismo che la nazione attendeva da sempre. Spesso ho pensato come sarebbe stato differente il mondo se gli si avesse dato l'opportunità' di portare a termine la sua crociata di pace, serenità e fratellanza nel mondo. In poco meno di tre anni di Presidenza riusci' a portare a termine il "peace corp". Migliaia di giovani americani risposero al suo richiamo di servire nel mondo tanti popoli poveri e senza speranza, a dare a loro la certezza che a capo della nazione più' potente del mondo c'era una persona che sapeva capire i loro problemi. Inizio', senza purtroppo, portare a termine ( fu il suo successore Lindon Johnson a finire il suo progetto) di dare agli anziani e disabili una legge sulla salute chiamata "Medicare", che e' stato sin d'allora una fonte di sicurezza per milioni di anziani che senza quella legge non avrebbero potuto avere assistenza medica per curarsi. Legge che fu approvata da soli Democratici, e usata con piacere da tutti gli anziani: democratici e repubblicani. Oggi questa legge federale vuole essere smantellata dalla pervicacia di un nuovo presidente che mai nella sua vita ha capito l'importanza che questa sicurezza ha nella mente dei più' deboli e dei più' malati. Da Senatore fu artefice della legge Refugee Act. del 1953 che porto' qui' in America decine di migliaia di italiani che altrimente sarebbero rimasti poveri e senza speranza in un Italia del dopo guerra che non poteva garantire a tutti un avvenire migliore. Fu l'artefice della legge del 1958 che riesci' a riunire più' di diecimila famiglie italiane separate e senza speranza di una riunione con i loro cari rimasti in Italia e che aspettavano invano da anni per riunirsi con i loro famigliari. Di questa legge ne beneficiammo più' di una dozzina di giovani Cansanesi. Ho avuto il piacere di vedere da vicino quel dinamico presidente. Prima nel nel 1960 in occasione di una sua visita elettorale qui' a New York. Ricordo decine di migliaia di persone assiepate lungo la Fifth Avenue per osannare il giovane candidato democratico e la sua signora Jacqueline su una decappottabile, che rispondevano con un meraviglioso sorriso alle grida di approvazione di tanta gente. La seconda volta nel 1963, qualche settimana prima che una mano assassina gli togliesse la vita. Partecipo' da Presidente alla parata del Columbus Day, Volle onorare con la sua presenza il contributo immenso che la comunità' italiana aveva dato alla crescita di questa nazione. Cosa che abominevoli italo/americani come Rudolf Giuliano non ha mai fatto. John Fitzgerald Kennedy e' stato per il breve tempo che ha potuto governare come una luminosa meteora che ha saputo illuminare di speranza un popolo deluso da guerre, da ingiustizie razziali, da incombrensioni etniche. Ha saputo rappresentare l'America migliore. L'America che ha saputo dare nei secoli una speranza agli oppressi, un oasi a chi cercava di migliorare le loro vite. Un posticino anche per noi italiani che oggi impunemente ci dimentichiamo che fu Lui a darci l'opportunità' di chiamarci "Americani'. |
Brooklyn,NY |
Nov 22 alle 7:24 AM | Domenico Di Giacomo | Il Thanksgivings, una festa tradizionale sacra, destinata al ringraziamento a Dio, per il cibo che ci pone sul tavolo. La festa del tacchino che viene festeggiata in America e Canada, ma solo in giorni diversi, per i nostri cari canadesi la data e` il secondo Lunedi` di Ottobre, negli Stati Uniti, l'ultimo Giovedi` di Novembre. Milioni e milioni di tacchini vengono consumati in questi giorni, come si vede, una curiosita`, " I tacchini americani sono piu` fortunati, avranno una vita piu` lunga di 45 giorni ". Il tacchino, viene pulito e riempito da un impasto che contiene riso cotto, carne di vitello e maiale, pane tritato immerso all'uovo, formaggio grattugiato, funghi, aglio, sale e pepe, lauro e rosmarino. Il tacchino viene spalmato da una coltra di burro fuso e vino, messo al forno ed ogni 30 minuti viene rispalmato col burro. Dopo varie ore di cottura, rossastro e bronzeo viene servito sul tavolo. Sin dal 1619, allora la gente era piu` fraterna e umile, cominciarono con un festival all'aperto, ringraziando Dio per l'abbondanza del raccolto, cosi` avvenne una festa popolare e tanto attesa da tutti, senza distinzione etnica e religione, poi man mano al moderno con riunioni di famiglie a tavole bene imbandite, belle, elegante, ornate di fiori e candele rosse, uniti, regnando la pace e l'allegria con tanto di mangiare, ma prima una bambina si esegue con la preghiera, dopo il battimani, il brindisi e a fin di pranzo viene il tacchino, ed infine, frutta, variazione di torte e caffe. A tutti Buon Thanksgiving |
Staten Island, NY |
Nov 16 alle 0:22 A.M | Donato D'Orazio | Dal 1954, anno in cui misi piede per la prima volta in America, si sono succeduti alla casa bianca bel 11 Presidenti. Sei repubblicani e cinque democratici. Il dodicesimo, per cosi' dire repubblicano, perché' vero repubblicano non e' mai stato, sara' Donald Trump. Da Eisonhower ad Obama, tutti nelle loro ideologie, sono stati degni del prestigioso onore di rappresentare gli Stati Uniti D'America. Donald Trump per come ha cominciato, per la sua completa ignoranza del gravoso compito che lo aspetta, per le sue prime scellerate scelte che ha appena annunciato, io penso, e spero di sbagliarmi, che per i prossimi quattro anni presiedera' su un'America delusa, costellata da incomprensioni, e soprattutto, da un regresso di ben quaranta anni di conquiste sociali, economiche e razziali. Si ritornerà' a quella immigrazione tutta anglosassone degli anni cinquanta dove venivano esclusi per primo noi italiani e poi tutti quei paesi del sud Europa. Quello spiraglio di giustizia emigratoria che ci porto' a tanti di noi qui' in America, con una legge presentata ed approvata da soli democratici, rimarra' come una meteora che illumino' per un istante un cielo a noi per anni escluso.. I tre personaggi che Trump ha nominato per dirigere la sicurezza di questa nazione sono tutti razzisti, membri della cosiddetta supremazia bianca, e nel caso del generale M.T.Flynn, una testa calda, ed il tipico militare che pensa di risolvere tutti i problemi con guerre a non finire. Se dovrei spingermi a trovare una cosa che Trump ha fatto bene debbo dire che e' quello di aver accantonato in un cieco scantinato Chris Christie e Rudy Giuliani, due italoamericani che non hanno fatto mai niente per la comunità' italiana di New York e New Jersey. Nella sua campagna elettorale, Donald Trump ripeteva in continuazione che avrebbe ripulito tutta la melma accumulatasi negli anni a Washington. Con gli uomini che ha scelto, tutti incalliti Washingtonians non credo che lo potrà' fare. Diceva che avrebbe tagliato completamente con Wall Street, Un'altra bugia. Avrà' al suo fianco Steve Bannon, un razzista non ché' un ex. esecutivo di Goldman Sachs. Steven Munchin e Jamie Dimon della Chase JPmorgan che rappresentano la parte più' potente della Wall Street che lui vorrebbe cambiare. Il suo programma di eliminare la Obamacare con un programma sanitario ancora da decifrare, e peggio ancora con un health saving account, che non e' altro che una somma specifica annuale da usare per l'anno interro, non fa altro che mettere nei pasticci chi sta' male e savaguardare chi invece male non sta'. E per finire, nessuno meglio dei Newyorkesi conosce profondamente Donald Trump. Sanno per filo e segno la sua vita ed i suoi investimenti, Ebbene i Newyorkesi valendosi della loro esperienza con la famiglia Trump lo hanno sonoramente rigettato alle urne con un ben 84% dei voti. 1,969,920 voti per Clinton. 420,000 per Trump. Quattro dei cinque borough lo hanno impietosamente rigettato. Staten Island gli ha dato ragione con uno striminzito risultato di 95.612 voti per Trump. 67,561 per Clinton. Da Donald Trump, New York, come sempre, non avrà' niente, soltanto ingorghi stradale sulla Fifth Avenue. Intutto, come sempre, gli auguriamo tanto successo. | Brooklyn,NY. |
Nov 16 alle 0:34 A.M | Domenico Di Giacomo | Il Calcio, le grandi rivali di sempre, Argentina - Brasile e Italia - Germania . Finalmente oggi 15 Novembre, abbiamo rivisto il bel gioco, veloce, specialmente nel secondo tempo, la nostra nazionale e` stata superiore in lungo e in largo, con bellissimi passaggi precisi, usando bene la geometria con triangoli da uomo a uomo, peccato senza reti ma va bene lostesso, anche se l'incontro era amichevole l'agonismo c'e` sempre, personalmemte credo che il nuovo allenatore e` bravo, il lavoro si vede, i ragazzi sono giovani, cresceranno insieme e avranno un futuro migliore. Bravi e auguri. | Staten Island, NY |
Nov 14 alle 9:59 PM | Donato D'Orazio | Molti amici dall'estero mi hanno chiesto come mai in una nazione, culla della democrazia, e costituzionalmente basata sulla volontà' della maggioranza del popolo, abbia vinto un uomo che ha perso il voto popolare con quasi due milioni di voti. Ebbene, per una ragione molto semplice. Ha vinto perché' e' ancora in vigore un'antiquata legge che si basa su un collegio elettorale. Mi spiego: nel 1787 in un confronto dei padri della costituzione si discuteva se applicare il voto popolare o creare un nuovo metodo per arrivare alla presidenza degli Stati Uniti. Tutto questo per andare incontro ai piccoli Stati che a quel tempo senza un minimo mezzo di comunicazione si sentivano messi da parte dai grandi Stati di allora. Fu cosi' che cercarono grosso modo di applicare una legge dello stato del Connecticut che dava precedenza al voto di un rappresentante delle varie contee statale per eleggere il loro governatore. Questo mi fu spiegato da un vero Cansanese, il compianto Giuseppe Fontana, che per motivi di vita non insegno' mai in un'aula scolastica, ma fu un grande maestro per tanti di noi emigranti dell'immediato dopo guerra. Si penso' di dare ad ogni Stato il privilegio di avere un grande elettore basato sui deputati e senatori che mandavano a Washington. Fu cosi che si crearono i grandi elettori. Il numero totale dei grandi elettori e' di 538 membri. Che rappresenta la somma totale dei 435 deputati, 100 senatori e 3 rappresentati del district of columbia, che non e' altro che la città' di Washington. Si eleggono tutti durante le primarie. Il minimo per essere eletto alla presidenza degli Stati Uniti e' di 270 elettori. Naturalmente questa legge andava bene più' di duecento anni fa'. Allora non c'erano radio, giornali, televisione e social network. Non va' bene adesso perché abbiamo mille modi per essere informati. Si dovrebbe seguire l'esempio di tutto il mondo democratico che danno alla maggioranza dei votanti la scelta del loro governo. Si farebbe cosi' onore alla carta costituzionale che inizia con le parole " Noi del popolo". Tutto questo mi fa pensare a come Donald Trump avrebbe reagito se fosse stato lui a vincere il voto popolare e perdere le elezioni. Non avrebbe accettato il verdetto ed avrebbe rincarate la dose dicendo, come ha detto mille volte nella campagna elettorale, che queste elezioni erano falsate. In tutto ha vinto legalmente lui ed e' il nostro Presidente. Questo ha fatto piacere a tante persone perché' dal 20 gennaio pagheranno meno tasse, avranno l'assicurazione medica gratuita, ci saranno milioni di posti di lavoro che possono dare l'opportunità' anche a tutti noi vecchi di ritornare a lavorare, dieci milioni (oggi scesi a tre milioni) di illegali sbattuti fuori dalla nazione, un grande muro di venti metri di altezza e 3500 mila miglia di lunghezza sarà' costruito nel confine Messico/Stati Uniti, tutte le nozze Gay annullate, tutti gli abordi messi fuori legge e le donne messe in galera, Tutte le industrie, comprese quelle del Presidente Trump, ritorneranno in patria e tutti vivremo felici e contenti. l'America ritornerà' ad essere grande, ed il sogno per una volta avrà' la meglio sulla cruda realtà'. Purtroppo non sarà' cosi', giorni difficili ci attendono, la nazione di gia' sta vivendo un momento di grande sgomento, un momento di incertezze, le prime scelte del presidente eletto per la sua amministrazione vanno in direzione sbagliata, centinaia di migliaia di persone protestano per le vie delle grandi città', ed anche se comprendo le loro lamentele non giustifico i loro atteggiamenti. Donald Trump, volento o nolento, ha vinto le elezioni. Diamogli l'opportunità' di governare. Se governa bene lo si incoraggia, se governa male lo si critica. Io spero, per il bene di questa nazione, che lui impari ad essere umile, a controllare il suo temperamento, a chiedere consigli a chi ne sa' più' di lui, a scendere in mezzo alla gente comune ed ascoltare i loro disagi. Se riuscirà a fare questo, noi tutti gli saremo vicini. Perché' in fin dei conti il suo eventuale successo e' anche il nostro successo. Buon lavoro Presidente. | Brooklyn,NY. |
Nov 12 alle 5:16 PM | Romeo Di Giallonardo | Anche io ,come Pasquale,faccio I complimenti al compare Domenico per aver saputo esprimere i nostri pensieri e sentimenti,grazie | New York |
Nov 10 alle 5:09 PM | pasquale di paolo | Un grande "Thank You" a Domenico Di Giacomo che ha saputo esprimere il pensiero di molti di noi! | california, usa |
Nov 10 alle 3:28 a.m. | Donato D'Orazio | Il dato e' tratto. Donald Trump e' il quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti D'America. Come ogni buon americano lo salutiamo con "Hail to the Chief", Lui e' il capo dello Stato eletto democraticamente dal "sistema", ed incombe su' tutti noi l'obbligo di rispettarlo e seguirlo. Ho scritto sistema per la semplice ragione che non e' stato la maggioranza del popolo ad eleggerlo. Hillary Clinton ha un vantaggio sul numero dei voti del popolo di quasi duecento mila unita'. Pero' bisogna anche riconoscere che qui' nelle primarie si vota per i grandi elettori, e sono poi loro, se un partito vince nel loro Stato di residenza, a schierarsi con la maggioranza dei votanti. Nella storia di questa grande democrazia si e' verificato poche volte che un candidato vinca la presidenza senza il consenso della maggioranza del popolo. Ed in queste poche volte che e' successo si e' andato qualche volta al riconteggio dei voti di uno Stato in dubbio, come successe in Florida nel 2000, ed altre volte coll' accettare regolarmente il risultato dell'elezioni. Sara' cosi' anche questa volta perché' non c'e' motivo di dubitare, come ha sempre fatto Trump, che queste elezioni siano state falsate. Naturalmente tutto ciò' che ho scritto o pensato di Donald Trump, lo scrivo e lo penso ancora oggi. Cambierò' idea soltanto se lui può' dimostrare l'indimostrabile, cioe' che lui non e' quello che ha detto in quel disgustoso nastrino in cui si vanta di aver molestato tante giovane donne prendendole per le parti intime del loro corpo. Cambierò' idea se lui capisce che questa terra e' stata costruita e fatta grande da gente di tutto il mondo, di ogni razza, etnia, e credo religioso. Che credere di isolare questa grande nazione con muri o divieti ad entrare a persone a lui non gradite non gli fa' assolutamente onore. Non fa' onore alla storia di questo paese, ed all'intelletto di chi lo ha votato. Che credere di diminuire le tasse alle grandi imprese come la sua(che tra l'altro non paga le tasse da ben diciotto anni) a discapito di tante persone che fanno fatica, pur lavorando sodo, a non poter permettersi di avere almeno il sogno che un giorno anche per loro ci sara' speranza per una vita migliore non e' una cosa giusta. Che credere che questa nazione che produce più' di qualsiasi altra nazione al mondo possa continuare ad essere grande con l'isolamento ed il protezionismo e' semplicemente da folle. Cambierò' idea se lui ha la forza e la determinazione di scendere dalla sua dorata torre ed immischiarsi tra comuni mortali per capirne i loro disagi e le loro aspirazioni. Cambierò' idea se lui capisce che la sua vittoria non e' per suo merito ma per la frustrazione di tanta gente che non vede la luce in fondo al tunnel. Cambierò' idea se lui ha l'onesta' di ammettere che anche lui ha portato le sue industrie di abbigliamento fuori dal paese per arricchirsi di più' e sfruttare la povera gente del Bangladesh con pochi centesimi di guadagno giornaliero. E, soprattutto, cambierò' idea se lui pur sapendo di mentire ha distrutto in modo disgustevole la storia ed il grande contributo al servizio pubblico che Hillary Clinton ha espletato nei suoi più' di trent'anni di onorata carriera politica. Cambierò' idea se lui dicesse alla nazione cosa succederà' ai più' di venti milioni di persone quando eliminerà' la Obama Care che e' l'unica assicurazione medica che hanno. Cambierò' idea se lui capisce una volta per tutte che questa nazione dove viviamo e' una democrazia e non uno stato totalitario che lui ha tendenze ad omaggiare. Io, come la maggioranza della popolazione, gli saremo vicino, lo riconosciamo come nostro presidente, ma non gli perdoneremo mai se continua ad essere quello che finora hai dimostrato di essere. L'America e' di gia' grande, sta' a lui dimostrare che ne e' degno di rappresentarla nel mondo. Buon lavoro e buona fortuna. |
Brooklyn, NY. |
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Domenico Di Giacomo | Il Nuovo Presidente degli Stati Uniti ( e` ) un certo Donald Trump. un uomo ricco, intelligentissimo non politico, non per lui il raggiro e la bugia, generoso nell'aiutare con grandi somme di dollari a ospizi, orfanelli e quant'altro. L'uomo che ha sconfitto tutto e tutti, i media, giornali americani e mondiali, organi di grande levatura come il Washington Post e il New York Time? Denigrandolo che nei 3 dibattiti tutti vinti da Hillary? No! Furono vinti da Trump. Ora si vergognano, non hanno il coraggio di alzare il capo, perfino il nostro piccolo America Oggi. fanno Mea Culpa e cercano di ricucire. Il giorno dopo, in una testata dice: " Il tycoon preferito dai fedeli, cruciali, aborto e nozze gay. I cattolici sono con Trump ".i cattolici sono con Trump. Ah! Queste cose le dovevano dirle prima, ora non ci sono piu` scusanti. Le nozze gay gia` approvato, merito del presidentino Obama, fu eletto per capriccio o per sfizio, Hillary voleva mettere l'aborto fino al settimo mese di gravidanza, cose impensabile delle diavolerie liberali che non hanno pudore delle loro scemenze. Con Trump, vince la nostra religione cattolica, e la maggior parte dei cansanesi qui in New York, New Jersey, Massachusets, Colorado ecc. Quest'anno si sono uniti molti piu` cansanesi al partito Repubblicano-Canservatore, perche` ha principi sani con la classe tradizionale della famiglia che va dal padre al figlio. La nastra chiesa San Charles, 2 giorni prima ci sono state molte messe, dalle 9 di sera alle 2 del mattino, tutta la gente a pregare, ed oggi il prete ha detto, Iddio ha ascoltato la nostra preghiera. Ma la cosa piu` grande e` nell'ascoltare e vedere i risultati, Ottavia, Anna , Clara , ma anche tante amiche, vi e` stata una continuazione di telefonate a note fonda e trepidante guardavano pregando con la corona in mano, fino alle 4 del mattino. Dalla vittoria non ci si credeva, perche il magnate era stato danneggiato dall'FBI, si pensa che a indietreggiare e` stata una minaccia proprio all'ultimo, e Hillary e tutti erano sicuri della vittoria, allora Trump, disarcionato si e` rivolto agli americani dicendo pensateci voi ed e` stato ascoltato col voto. Obama, invece di fare il presidente si e` messo a fare campagna elettorale con Hillary mentre Bill Clinton mantenuto lontano per loro strategia, e Trump da solo, grazie a Rudolph Juliani gli e` stato d'aiuto, il sindaco New Yorkese piu`grande di tutti i tempi. La bellissima Casa Bianca sara` dimora di una grande e ricca famiglia, non serve lo stipendio, con un ragazzino bello, e la mogliettina Melania? Bellissima, graziosa, vestita elegante, la piu bella di sempre, una modella indossatrice venuta dalla Slovenia ed ha lavorato anche a Milano. Auguri Mr. Presidente, Make America Great Again, God Bless America. |
Staten Island, NY |
Nov 3 alle 10:34 PM | Donato D'Orazio | Sono ormai passati quasi due anni dall’inizio di una campagna elettorale che non ha eguale nella storia degli Stati Uniti D’America. Due anni che hanno visto ben venti persone contendersi la candidatura per la presidenza di questa nazione. Quattro democratici e ben sedici repubblicani. Mentre nel partito democratico avevano una favorita nella persona di Hillary Clinton, per poi essersi resa difficile per la popolarita’ acquisita, specialmente tra i giovani, del senatore indipendente Bernie Sanders. Nel partito repubblicano non c’erano favoriti, forse lex. governatore della Florida Jeff Busch, il governatore dell’Ohio John Kasich. o il senatore del Texas Ted Cruz avevano dei piccoli vantaggi. Nessuno pensava che Donald Trump potesse avere la minima possibilita’ di avere la nomina. Purtroppo per l'America e per il mondo intero che vede in questa nazione un esempio di rettidutine politica e morale l’incupo piu’ insperato e temuto si e’ avverato. I conservatori piu’ debilitanti del partito repubblicano hanno avuto la meglio ed eletto Donald Trump. Tutto questo contro la volonta’ dei capi politici del partito repubblicano. Nei miei piu’ di sessant;anni vissuti in questa terra non ho mai sperimentato un candidato piu’ impreparato, piu’ inetto di Donald Trump. Non sto’ qui’ a rivancare tutte le malefatte che questo energumeno ha perpetrato contro tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di avere a che fare con lui. E cosa ormai risaputa da tutti. Quello che vorrei mettere in evidenza e’ il comportamento delle persone che ora lo appoggiano. Della loro direi cieca fiducia ad un uomo che li sta’ mentendo, che sta’ denigrando la loro dignita’. Credono in una persona che sa’ soltanto dire baggianate, che sa’ solo offendere, che dice delle cose pessime, che mette continuamente in difficolta’ i suoi collaboratori che sono costretti a spiegare che quello che ha detto non e’ quello che realmente voleva dire. E’ un gioco di parole che sa’ di inverosimile, ma che e’ la verita’. Quello che piu’ mi sorprende e’ l’attitudine di alcune persone che io conosco e rispetto. Votare per un candidato che si voglia e’ un diritto che ogni persona ha, e lo si puo’ fare liberamente. Ma assoggettarsi nel ridicolo, postare per mesi a Facebook cose false ed insensate, in alcuni casi anche pericolosi non gli fa’ assolutamente onore. Fino alla settimana scorsa sembrava che la Clinton ce l’avrebbe fatto facilmente. Oggi con l’intervento sconsiderato del capo dell’FBI, che si e' immischiato in una elezione politica che a lui non compete, le cose si sono rimescolate e Donald Trump potrebbe diventare Presidente di questa nazione. Pe me sarebbe una delusione, non perche’ vince un repubblicano qualsiasi, che forse non potrei condividere la sua politica,ma rispettare la sua onesta’ e dignità', ma perché' vincerebbe un uomo meschino che non merita di ricoprire un posto cosi' prestigioso appartenuto tra gli altri a gente del calibro di Washington, Lincoln, Roosevelt e Kennedy. Ma, come ho sempre fatto in passato, sapro’ rispettare la volonta’ della maggioranza di questa nazione, e considerare Trump anche il mio Presidente. Quello che dubito faranno i miei amici se Clinton, per loro sfortuna, vencesse le elezioni. | Brooklyn,NY |
Nov 2 alle 4:50 AM | Domenico Di Giacomo | L'Italia, la terra nostra bella e cara. Cantata da mille poeti e abbellita da tantissimi artisti. " Io sono L'Italia... Fui madre e figlia di Roma. Dio mi fece cosi` distinta. Ponendo la corona al capo e le stelle davanti a me. I miei colori sono... il Verde, il Rosso e il Bianco pace. La mia canzone al vento dice...Non ti scordar di me ". L'Italia del disegno, dell'architettura e dell'immaginazione. E` tutto un insieme di bellezza del suolo piu` caratteristico del mondo. Dove l'uomo da millenni ha fatto tanto, scenari di paesi sui monti con un castello o una Chiesa e in alto svetta il campanile. Attorno i vigneti fanno da corolla e le anse del fiume sotto il ponte s'incrocia una strada. Ognuno ha il suo incanto, e ognuno vorrei metterlo su tela. L'unica cosa che l'uomo non ha potuto fare e` la sua forma inconfondibile espressiva geografica dell'Italia, gia` trovata scolpita e ricamata dal Buon Creato. Viva L'Italia... Ora il nostro Bel Paese chiama aiuto, vorrei pregare tutti i cansanesi dell'oltreoceano di fare la sua parte, io gia` l'ho fatto per mezzo di una banca. Anche nel Friuli 76, in Irpinia nell'80, nell'Emilia Romagna 2009, L'Aquila 2009, feci anche una lettera al giornale italiano di New York, di aprire una sottoscrizione, si rifiutarono perche` dovevano cominciare loro, con una somma di dollari, io l'assegno l'ho mandai lostesso. L'aiuto e` bello, ti fa sentire utile, contento e soddisfatto di aver fatto qualcosa di buono nella vita. Nel 1915, L'Italia in Guerra, chiese aiuto ai figli lontano, molti cansanesi tra cui mio nonno e mio zio, lasciarono le miniere di carbone nel Colorado, per tornare a combattere sul Grappa. Si aiuta la Patria e la nostra gente che soffre. |
Staten Island, NY |
Ott 29 alle 3:41 AM | Donato D'Orazio | Basta! non se ne può' più'. Oggi la grande sorpresa viene niente po' di meno dal capo del FBI. Si riapre un caso da lui stesso chiuso nel mese di Luglio. Le famose e fantomatiche E-Mail della Clinton quando era segretario di stato. La sua colpa era quella di aver usato un computer privato. La stessa cosa che avevano fatto I precedenti segretari di stato, Colin Powell e Condoleece Rice. Senza che quest'ultimi siano mai stati investigati. La conclusione di quella investigazione fu che non c'era niente di in quelle E-Mail che potessero danneggiare in qualche modo gli Stati Uniti. Forse un errore di giudizio, ma niente più'. Oggi, in una lettera molto evasiva, dello stesso capo del FBI, che tradendo le più' elementari regole che vogliono che la FBI non si intromette in una campagna elettorale in corso, tanto più' ad'undici giorni dalla sua conclusione, mette in subbuglio un intero paese iniziando una nuova investigazione che tra l'altro riguarda un ex. deputato, Marc Wiener, ex marito di una consulente della Clinton, scrivendo che hanno trovato delle E-Mail nel loro server che richiedono ulteriore verifiche. Naturalmente questo e' stato una manna venuta dal cielo per i repubblicani e Donald Trump. In poco minuti hanno cominciato a travisare tutto il contenuto della lettera dicendo di tutto e di più' per crocefissare la Clinton. Quello che non hanno potuto fare in campagna elettorale dove stanno perdendo malamente, lo stanno facendo ora usando tutto il fango in loro possesso per discreditare la loro avversaria. E che dire del demoniaco sessuale Donald Trump, che non ha mai avuto nessuna dignità', che ha sempre offeso chiunque non la pensasse come lui. Che ha molestato decine di donne, che si e' sempre vantato dei suoi orrifici atti, che e' andato in bancarotta per ben sei volte per non pagare le ditte ed i loro operai, che si fa promotore di una mostruosa legge di rispedire a casa gente del centrosud americano che sono qui da decine di anni, mentre quanto gli servivano li ha sempre sfruttati per i suoi interessi, che insieme ai suoi coorti repubblicani, vuole cancellare la legge di sanità' detta 'Obama Care" senza pensare alle conseguenze disastrose di undici milioni di americani, "donne uomini e bambini" che senza questa legge non avrebbero nessun'altro mezzo per curarsi. Lui che e' un incompetente, uno che non conosce minimamente che cosa significa la parola democrazia, che idola gli oppressori a discapito del presidente eletto dal suo popolo. Lui che ha sempre detto che queste elezioni sono falsate, oggi si ricrede perché' pensa che questo nuovo inconveniente possa far cambiare idea alla maggioranza degli elettori. Gli americani che conosco io non sono cosi' ingenui. Conoscono molto bene i loro sotterfugi e non si lasciano convincere dalle loro menzogne. In una democrazia come quella americana e' solo il popolo ad eleggere il suo Presidente, non il capo del FBI o di chi per Lui. SE l'otto Novembre il popolo decide per Donald Trump bene, se no' se ne vada a rinchiudersi nella sua torre dorata e lascia che questa nazione ritorna alla normalità'. |
Brooklyn,NY. |
Ott 27 alle 10:04 PM | Donato D'Orazio | New York comincia a sperimentare i primi freddi autunnali. Il freddo e la pioggia che in quest'ultimi giorni imperversa inesorabile sulla città' sta' portando via la parte più' nostalgica di un'autunno fin qui' abbastanza confortevole. Le foglie variopinte dei tanti alberi che coprono le vie ed i parchi della città' si stanno staccando dai loro rami per volare verso l'ignoto. Le prime vetrine dei grandi negozi decorate a festa ci ricordano che la stagione Natalizia e' ormai alle porte. Le luci di Broadway continuano ad illuminare una delle strade più' famose del mondo ed a spronare i tanti amanti del teatro a riempire le loro sale. Radio City Music Hall l'emblema principale dei teatri della città', con le sue fantasmagoriche ballerine si prepara alla prima serata della sua legendaria rapresentazione natalizia. Le maggiori arterie della città' si preparano ad accogliere più' di trentamila atleti di tutto il mondo per la sua tradizionale maratona. I milioni di turisti estivi hanno dato spazio ai milioni di turisti autunnali. New York, sempre accogliente, sa' offrire a tutti, in tutte le stagioni, il meglio che il mondo produce. Per noi otto milioni che ci viviamo e' un'esperienza quotidiana che si rinnova continuamente. Per i giovani Newyorkesi e' soltanto un anno che se ne sta' andando, ed un anno che sicuramente ritornerà'. Per noi anziani e' un momento nel tempo che ci induce a riflettere, a sperare che quando il sole ritornerà' a scaldare noi saremo ancora qui' per dargli il bentornato. Naturalmente New York continuerà' nella sua diversità' a rinnovarsi ed essere sempre più' bella ed accogliente. New York e' il simbolo di una nazione generosa e progressista, di una nazione che ha fatto della ospitalità' ed accoglienza un punto cardine della sua storia. Non per niente racchiude in se' quasi duecento etnie diverse, tutte parte integrante di una società' che con il lavoro ed il rispetto reciproco sa sempre essere un esempio da imitare e seguire. Come tutte le metropoli del mondo ha i suoi problemi e le sue incomprensioni, ma ha anche la perseveranza e la saggezza di confrontarle e risolverle. Fra meno di due settimane sara' chiamata a dare il suo contributo per l'elezioni del nuovo Presidente della nazione. Fara', come sempre, sentire la sua voce. Una voce forte, oculata, determinante, sempre e comunque, per il bene di questo paese. | Brooklyn,NY. |
Ott 23 alle 2:58 PM | Domenico Di Giacomo | Il Calcio, e` veramente bellissimo, e` lo sport piu` seguito nel mondo, gli inglesi si sentono di una loro invenzione ma gia` nel 400 A.C. i cinesi si divertivano con un gioco simile, poi i romani nel 200 D.C. quando le legioni erano accampate forse sui nostri monti? Stanchi dopo ardui allenamenti, si divertivano formavano 2 squadre, giocando da una parte all'altra. poi molti anni addietro nel 1100, i bambini nelle strade di Londra, si divertivano cosi`, infine, durante il 1800 nelle scuole inglesi introdussero l'insegnamento, ed ora il calcio e` lo sport piu febbrile in tutti gli angoli della Terra. Negli anni passati, dal 1930, la nostra nazionale e` stata sempre quella forte e da battere, ora da pochi anni che non piu` tanta temuta, ma siamo certi che tornera` come prima, ad essere non seconda a nessuna, si sono messi in evidenza i nuovi gagazzini, Donnarumma, inserito nella squadra a 16 anni, alto quasi 2 metri, con una faccetella da sembrare ancora piu` giovane, a vederlo dimostra coraggio e sicurezza, messo in squadra da Mialovich, fu una grande responsabilita`, poteva essere "bruciato" come si dice, ma ormai sara` il futuro dopo Buffon. Il ragazzo di Castellamare di Stabia, ha in fratello ancora piu alto e pure calciatore, si vede che la mamma, piu` bassi non li sa fare. Abbiamo l' altro ragazzino, Locatelli, con soli 18 anni, messo in squadra dopo lo sfortunato Montolivo, facendo 2 bellissimi gol, non da vicino, ma coglie l'attimo scagliando la palla da lontano che sibila all'angolo della rete. Ci sono ancora tanti altri ragazzi e tutt'ora non sono pagati tanto come gli stranieri ma il futuro ci sara`. |
Staten Island, NY |
Ott 21 alle 4:56 PM | Donato D'Orazio | La Costituzione degli Stati Uniti comincia pressapoco cosi: NOI DEL POPOLO degli Stati Uniti, per formare una unione perfetta, con giustizia, tranquillità' domestica, comune difesa e benessere e per assicurare libertà' e prosperita' per tutti, stabilisce la costituzione degli Stati Uniti D'America. Il rispetto per la Costituzione e' stato per gli Americani un baluardo indistruttibile che ha fatto della democrazia americana un esempio importante per tante sorgenti democrazie nel mondo. Cercare di offuscarlo, o addirittura metterlo in discussione per convenienze politiche e' un pessimo atto di affronto verso i padri costituenti ed il popolo americano. Cercare con parole, atti, atteggiamenti, e, soprattutto menzogne, che potrebbero avere ripercussioni deleterie per la nazione e' semplicemente da biasimare e condannare. E, grazie a Dio, i maggiori esponenti dei due maggiori partiti politici americani si sono disassociati da quel disastroso commento di Donald Trump nell'ultimo dibattito con Hillary Clinton. Ad una domanda del giornalista Chris Wallace se, in caso di sconfitta, avesse, come e' sempre stato, concesso il suo appoggio al candidato vincente lui ha risposto che in quel momento non se la sentiva di dare una risposta, per poi aggiungere " vi manterrò' in suspence". Il popolo americano che e' sempre stato sovrano nelle decisioni di scegliersi le persone su cui affidare le redine del comando del paese si troverebbe in ostaggio di un uomo che con le sue insensate dichiarazioni potrebbe scatenare un qualcosa di disastroso per la "tranquillità" (parola della costituzione) della nazione. Nella storia politica di questo paese non ci e' mai stato una persona cosi' imprevedibile e bugiarda come Donald Trump. In una contesa elettorale ci sono sempre stati i diverbi, le incomprensioni, anche litigi, ma tutti improntati verso le posizioni politiche, non verso le persone che non la pensano come lui. Donald Trump in pochi mesi ha saputo offendere la sua avversaria, la dignità' delle donne, le etnie di minoranze e tutti le persone incaricate a far si' che il diritto di voto venga rispettato e dato a tutti. Senza uno straccio di verità' va ripetendo che le elezione sono falsate. Negli ultimi giorni in cui i sondaggi sembra vogliono darlo per perdente ha rincarato la dose. Tutto questo non fa' altro che aizzare le menti malate di alcuni suoi sostenitori che potrebbero creare problemi nel post elezioni. Pero' non usava la parola "Falsato" quando nelle primarie repubblicane ha battuto ben sedici concorrenti. Adesso che le sue possibilità' di prendersi la Casa Bianca si stanno affievolendo lui ha assunto la morosa posizione di un uomo senza classe. Il partito repubblicano, che non e' mai stato il mio partito, meritava qualcosa di meglio di Donald Trump. Nel "Grand Old Party" come lo chiamano qui' in America ci sono persone di alta conoscenza politica e di grande esperienza, che ci si poteva confrontare su posizioni politiche ma non per onesta' e dedizione alla volontà' del paese. Fra poco più' di due settimane siamo tutti chiamati al voto. Spero che tutti gli aventi diritto esplicano questo loro dovere. E spero soprattutto che la volontà' della maggioranza del popolo venga rispettata e condivisa. In una Grande democrazia come quella Americana non può' assolutamente essere diversamente. | Brooklyn,NY |
Ott 15 alle 7:06 PM | Donato D'Orazio | Era il 15 Ottobre del 1954, appena diciottenne mi apprestavo a lasciare la mia casa, i miei famigliari, i miei compagni ed il mio paese per avventurarmi in quel sconosciuto ed imprevedibile viaggio che mi avrebbe portato qui' in America. Un viaggio pieno di speranze ma anche di tanta apprensione. Sono passati ben 62 anni da quel giorno. Tante cose sono accadute: molte belle, alcune meno belle ed altre anche brutte. Pero' tutte hanno avuto il merito di forgiare il mio carattere ed il mio modo di pensare ed agire. Ricordo i primi tempi in questa nazione. Tempi degli anni cinquanta, quando esistevano ancora gente perversa che ci giudicavano non per il nostro carattere od onesta', ma per le nostre origini. Ricordo che nella strada dove abitavamo ci guardavano tutti come se fossimo venuti da un'altro pianeta. Ci accusavano più' o meno di tutto quello che oggi altre nazionalità' stanno sperimentando. Forse altri emigranti italiani, coperti da una unita' famigliare, che a quel tempo noi non avevamo, non hanno avvertito questo enorme disagio. Forse sara' tutto questo, ed altro ancora, che a volte il mio pensiero contrasta con molti altri. Il fatto che Io e mio padre abbiamo iniziato dal niente mi ha sempre spronato ad immedesimarmi nei disagi di chi oggi inizia l'avventura americana. Per molti, forse più' intelligenti di me, tutto questo non fa' senso. Loro sono "americani" e come tali si sentono il dovere di limitare o addirittura chiudere ogni possibilità' a gente, a loro modo di vedere, inferiore, con colore diverso, il sogno di avere le stesse possibilità' che alcuni decenni fa' loro ed io abbiamo avuto. E per questo rinunciano alla loro storia, alle persone che li hanno aiutati , al partito politico che gli ha permesso di venire in questa terra, agli uomini politici che gli hanno permesso di riunire le loro famiglie, per seguire ed appoggiare un candidato impostore, razzista, predatore sessuale, un evasore fiscale che ha fatto della sua carriera industriale un continuo approfittarsi dei suoi dipendenti, della parte debole della società', e della posizione di prominenza che gli e' stata passata da suo padre. Non so' come questa campagna elettorale si concluderà, ma spero, per il bene di tanti amici, che l'energumeno vinca l'elezione. Riavremo tutti una grande america, tanta prosperità', ed'un lungo muro che dividera' il peggio dal meglio, Che Dio ci benedica. | Brooklyn,NY. |
Ott 15 alle 6:08 PM | Pasquale Di Paolo |
Caro Luciano, sappi che ti sono vicino, ricordo tua mamma sempre con molto affetto. pasquale. |
california |
Ott 10 alle 3:55 PM | nunzio ruscitti | Partecipo al dolore di Luciano e familiari per la perdita della cara mamma | piacenza |
Ott 7alle 1:15 AM | Donato D'Orazio | Caro Luciano, sapevo che la sua cara mamma aveva dei problemi di salute. Non sapevo che era cosi' grave. Ho letto in questo momento la triste notizia della sua dipartita. Perdere una persona cara fa' tanto male, ma perdere la madre e' qualcosa di più' profondo, qualcosa che lacera il cuore, e' un dolore che non ha eguale. Io, con la mia famiglia, in un momento per te e la tua famiglia di grande sconforto ti siamo moralmente vicino per esternarvi le nostre piu' sentite condoglianze. Possa il ricordo di una madre esemplare come la tua esserti di sprono a continuare il suo retaggio di persona onesta, dignitosa, che ha speso la sua vita con l'unico scopo di renderla più' facile ed accogliente per te, tua sorella e rispettive famiglie. Un sincero abbraccio. Donato D'Orazio e famiglia. |
Brooklyn,NY. |
Ieri 06/10/2016 si sono svolti i funerali di mia Madre Maria Domenica Di Silvio (Micuccia d' Cuppulon), in questa foto con la sua grande amica Licia Guadagnoli nel suo 90° compleanno. in quest'altra foto con il vicinato di via roma, era l'ultima rimasta, adesso il quadro è completo. Amen Non è mia abitudine scrivere in questo spazio delle persone scomparse, ma siccome sono arrivate sia su questo sito sia sui social network moltissime partecipazioni di affetto, vorrei con questo, ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino. In special modo i paesani di Cansano e Campo di Giove, e naturalmente gli amici di cansanonelmondo.it Un sincero ringraziamento. |
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Domenico Di Giacomo | Cari Luciano, Rocca e famiglie, abbiamo appreso la notizia della cara Mecuccia, io e Ottavia , dividiamo con voi il dispiacere. Sappiamo che, anche se era in eta` avanzata, la mamma duole sempre e si deve far coraggio. Per noi era come una zia, ci voleva bene , e lostesso pure noi sentivamo quel legame caro pieno d'affetto verso di lei, ora non ci resta di unirci a voi nella preghiera per la sua nuova vita tra i fiori del Paradiso. |
Staten Island, NY |
Ott 6 alle 4:42 PM | Romeo DiGiallonardo | Luciano,ricordo molto bene la tua mamma la quale era buona amica della mia mamma,sentite condoglianze ,un abbraccio,.Romeo | Flushing,NY |
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Maria Rizzo | ciao Luciano vi siamo vicini inviamo le nostre condoglianze a tutti un abbraccio e un caro ricordo per Micuccia | Varese |
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Donato D'Oazio | Una delle prerogative in cui la comunita' cansanese di Brooklyn e' sempre stata orgogliosa e' quello di essere stato sempre uniti. Di aver condiviso, nella buona o cattiva sorte, le tante vicissitudine che la vita ci riservava. Purtroppo i tempi sono cambiati, le abitudine sono diverse, i pionieri di quel meraviglioso inizio per lo piu' ci hanno lasciato. Di conseguenza la comunita' si e' allargata. Ma questo non dovrebbe in alcun modo vanificare tutto l'impegno che fu' fatto. Non si puo' cadere nell'errore di catalogare i paesani in quelli buoni e quelli meno buoni. Siamo le stesse persone, abbiamo gli stessi sentimenti, e rispettiamo le stesse cose. La nostra avventura sociale inizio' nella meta' degli anni cinquanta. In quel tempo c'erano a Brooklyn poco piu' di una dozzina di famiglie di origini cansanese. Tutte persone di grande spessore lavorativo e di innata generosita'. Furono loro che ci diedero l'opportunita' di sperimentare il sogno americano. Senza il loro impegno, ed in molti casi senza il loro sacrificio, molti di noi non avremmo avuto la possibilita' di mettere piede in questa nazione. E per questo gli dobbiamo eterna gratitudine. Quello che gli mancava era una identita' comune delle loro origini. Non c'era, anche perche' erano in pochi, un qualcosa che li potesse unire in un unico intento che li facesse risentire parte integrante della storia del loro paese d'origine. Lo sprono a supplire a questa mancanza ci fu data da un'idea maturata in un parco di Brooklyn da un gruppo di giovani cansanesi e loro amici che dal nulla crearono una squadra di calcio che chiamarono "Maiella". Per registrare questa compagine nel nascente campionato della lega Italo/Americana calcio ci serviva un indirizzo ed una sede in cui poter progettare il corso sportivo di questa squadra. Grazie all'impegno di un gruppo di nostri paesani si riusci' in poco tempo ad avere la licenza per operare ed un locale per riunirci. La cosa piu' importante che ci serviva erano i soci. Ed il responso dei cansanesi in questo senso fu quasi unanime. La prima iscrizione fu di piu' di cinquanta persone. Arrivando nel corso degli anni a piu' di ottanta iscritti. I primi cinque anni furono di una identita' prettamente sportiva. Poi con l'abbandono della squadra dal campionato di calcio divento' in tutto e per tutto, una sede sociale, il fulcro centrale della comunita' cansanese di Brooklyn. Un Club che seppe mantenerci uniti per molti anni a venire. Fu li' che si forgiarono tanti progetti, tante storie, tanti eventi sociali, tanta consapevolezza di essere comunque sempre cansanesi, di onorarci, di comprenderci, e quando ce n'era bisogno, di rispettare la nostra privatezza. Tutte cose belle, che anche se appartengono al passato, ci dovrebbero dare quel incentivo a non dimenticare, a far si' che almeno il sogno continua. | Brooklyn,NY. |
di Domenico Di Giacomo LA Madonna, Maria madre di Jesu`. Our Lady of Fatima, una replica di Nostra Signora di Fatima.
Santuario sulla montagna di Washington, Blue Army in NJ.
Ogni anno, il 13 Settembre, piu` di centomila fedeli si recano su quelle alture con una marea di automobili e autobus. Molti sono italiani, ispanici e irlandesi, ma di piu` sono filippini, si possono ammirare come pregano, uomini inginocchiati, sotto gli alberi, nei prati e nelle stradelle, pregano ad alta voce con le braccia alzate guardando il cielo.
Per noi italiani e` diverso specialmente gli uomini, la nostra preghiera e` silenziosa.
Dopo la processione, si saluta la Madonna sventolando fazzoletti bianchi e cantando Oh! Maria. In quel mentre, tutti aspettano il segnale guardando il cielo: In uno squarcio di nuvole che cambiano colori, dal giallo al blu, dal rosso al viola, appare il sole che traballa, e dura solo qualche minuto, la gente s'inchina col segno di croce. L'atteso fenomeno, si ripete ogni anno .
Le tre foto: La Madonna; la seconda, da sinistra Rosa De Quattro, Anna Di Camillo, Ottavia Di Giacomo, Clara Carlino, Anna Di Giallonardo. La terza foto: quasi visibile il fenomeno del cielo. |
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Set 18 alle 3:47 AM | Domenico Di Giacomo | La nostra comunita` cansanese, bella, sensibile, civile, col cuore si stringe e si unisce nel domandare per la nostra cara Amelia, che sta soffrendo da varie settimane. La scienza ha fatto la sua parte, ora si continua a pregare la Madonna, madre di Gesu`, con le sue mani candide di fare la sua . Dalle tante e ripetute chiamate da ogni dove, ringraziamo per i notevoli valori solidali, il rammarico che va serbato nel cuore e rimarra` indelebile. Meritano di essere nominate : Le mie sorelle, Florida, Anna e Clara, Nicolina Di Placido, Maria Donata Ruscitti, Anna Di Giallonardo, Liberata Buono, Melba Di Giallonardo, Maria Tarulli, Elena D'Orazio, Ida Di Giallonardo, Gabriele Guadagnoli, Gino Di Giallonardo, Nicola Ruscitti, Gino Tarulli, Maria Teresa e Riccardo del Giudice, Romeo Di Giallonardo che di continuo chiama anche a Cansano. Anche persone amiche, Rosa Vitale, Maria Cerro, Maria Bongiorno e Graziella Sala. Un enorme Grazie da noi e familiari. Un grazie va a Luciano che ci permette di usare questo suo meraviglioso sito Cansanonelmondo. |
Staten Island, NY |
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Donato D'Oazio | Tante emozioni, tanti ricordi, tante storie umane ritornano nella mente di quel fatidico 11 Settembre 2001. Sono passati ben quindici anni, tante cose sono cambiate, ma storie tragiche e dolorose di quel momento terrificante non cambieranno mai. Storie dolenti come quella di un giovane di 26 anni del nostro quartiere che lavorava nel 104 piano della torre numero uno, che alcuni minuti dopo il terrificante impatto del primo aereo chiamava la madre per informarla che il fuoco ed il fumo quasi sicuramente gli avrebbe tolta la vita. e la disperazione della madre nel notificare al marito ignaro di tutto l'infausta notizia. Il dolore immenso di una madre che perso il marito in un tragico incidente nel lavoro aveva riposto tutto il suo amore ed il suo avvenire nell'unica figlia che gli era rimasto. Una figlia ormai giovane madre di un bambino di pochi mesi che crudelta' del destino perse la vita nell'inferno della torre numero due. E tante, tantissime altre storie di italo-americani, che subirono la stessa sorte. Chi non ricorda i tanti funerali che ogni giorno per mesi interi mestamente passavano per le strade della citta'. Di una citta' ferita nell'intimo del suo carattere. Distrutta nella parte piu' nevralgica del suo potere economico. Tutto portava a pensare che New York City, la citta' per antonomasia, la citta' cosmopolita dove gente di tutto il mondo venivano accolte con generosita' ed amore, la citta' che mai chiedeva da dove venivi o che lingua parlavi, potesse superare un colpo cosi' duro ed inaspettato. Invece non e' stato cosi'. Superato il momento di completo smarrimento, la citta' con la sua multi etnica popolazione si rimbocco' le maniche creando per primo un memorial per ricordare i suoi figli periti in quel terrificante giorno. Poi da quell'immenso cumulo di macerie ha ricostruito una meravigliosa piazza che quasi incoraggia i milioni di visitatori che ogni giorno riempiono i suoi spazi di fermarsi, di riflettere, di convincersi che guerre, atti terroristici, odi verso il prossimo non dovrebbero avere posto nel loro cuore. Il solenne museo del ricordo dovrebbe essere di sprono a chi comanda che tragedie di questo genere non dovrebbero mai accadere. Il grande grattacielo del World Trade Center e' la prova che New York e' tornata, Che New York si puo' ferire ma mai abbattere. Ma soprattutto che lo spirito ecumenico di New York, malgrado attacchi ingiustificati di un bigotto, non verra' mai cambiato od offuscato. Una prova che New York e' stata, e' e rimarra' sempre la citta' generosa ed accogliente e che muri, divisioni, pessimismo, odi e rancori verso il prossimo non fara' mai parte del suo carattere e della sua storia. | Brooklyn,NY. |
Set 10 alle 2:32 AM | Donato D'Oazio | Nel 2016 essere donna qui' in America ed avere ambizioni presidenziali e' ancora un sogno proibito. Non importa se sei piu' preparata, cento volte migliore dell'uomo concorrente, sarai sempre trattata con scetticismo e pregiudizio. Se sei uomo, anche se un sociopatico e voltagabbana, e vuoi diventare presidente di questa nazione non hai nessun problema a vendere le tue baggianate. Basta presentarsi al pubblico, sparare bugie e volgarita' di ogni genere e vieni subito compreso ed appoggiato. Se invece sei una donna preparata, intelligente, con un percorso di servizio pubblico di eccellenza e vuoi la presidenza degli Stati Uniti vieni ingiustamente scrutinata dalla stampa e criticata da persone di grande squallore e di immensa vigliaccheria. Tutto questo ed altro ancora sta' succedendo in questa tornata elettorale per la presidenza degli Stati Uniti. Caso in punto: Donald Trump. Uomo senza esperienza, un magnate dell'immobiliare di New Yok, che nella vita non ha fatto altro che pensare a se stesso, che per raggiungere traguardi monetari e' stato capace di mettersi sotto i piedi qualsiasi persona che ne ostacolasse il suo percorso, che non ha mai conosciuto la parola riconoscenza, che non ha mai avuto alcun rimorso nel rovinare la vita a centinaia di dipendenti pur di salvare le sue ricchezze, uno che si e' dichiarato ben sei volte in bancarotta pur di salvare i suoi soldi da un debito di quasi un miliardo di dollari. Un uomo che e' stato citato a giudizio 3500 volte dai suoi collaboratori, che ha corrotto con buste di migliaia di dollari disonesti giudici pur di non finire in galera, un uomo che ha investito tanti soldi in nazioni del medio oriente, che non produce una sola cravatta qui' in America si auto definisce il salvatore della patria. Lo stesso uomo che non rilascia al pubblico i suoi moduli delle tasse per oscurare il fatto che non ha mai pagato un centesimo alle casse della nazione. Ma, piu' importante, non vuol far sapere i suoi loschi scambi commerciali con nazioni nemiche dell'America. E, cosa mai accaduta, si permette di anteporre al Presidente Barak Obama, eletto democraticamente da una valanga di voti dal suo popolo, con un despota dittatore come Putin che eletto con imbrogli ha saputo invadere una nazione indipendente e connessa alla Russia la Crimea senza il consenso della maggioranza della popolazione. Un uomo che cerca con vile stratagemma gettare fango sulla sua concorrente senza uno stralcio di verita'. Una donna che fino a poco tempo fa' lui idolatrava ed ammirava tanto da essere stata col marito ospiti speciali del suo terzo matrimonio. Un uomo che non ha ne' esperienza ne' carattere per guidare questa nazione. Al contrario Hillary Clinton ha una grande esperienza governativa. Ha ricoperto posti di grande prestigio nell'interno del governo federale e Statale. Riconosciuta da riviste prestigiose come Times Magazine come la persona piu' preparata a ricoprire la carica di Presidente degli Stati Uniti di tutta la storia di questo paese. Riconosciuta in tutto il mondo per la sua bravura e le sue capacita' di riconciliare con successo le tante diatribe internazionali. Non potendo toccarla su questo punto si sono inventati Le famigerate E-Mail. La stanno massacrando di invettive per aver usato dei suoi server privati nel tempo in cui era segretario di stato. Sara' stato un errore, sara' stato una mancanza di buon senso, ma non e' stato sicuramente un atto criminoso che ha portato a chissa' che cosa. E' stata investigata dal FBI, interrogata ore dal comitato giudiziario del parlamento americano e non hanno trovato niente che potesse imbarazzare gli Stati Uniti. Ma tutto questo non basta, vogliono sapere perche' ha distrutto migliaia di E-Mail. Anche su questo e' intervenuto il capo del Fbi, che vedi caso e' anche un repubblicano, per dire che quelle lettere sono state soggetto di investigazioni e che erano lettere private che non presentavano niente di importanza per essere mantenute. Tutti cancelliamo decine di lettere al giorno per Hillary Clinton non e' permesso. Da premettere che anche i suoi predecessori: Colin Powell e Condoleece Rice usavano i server privati, pero' non e' venuto in mente a nessuno di indagare anche le loro E-Mail. Non contenti di tutto questo la si castiga anche per l'attacco terroristico a Bengazi dove purtroppo morirono l'ambasciatore e quattro guardie di corpo. Pur sapendo che un segretario di stato con tutto il suo potere non puo' umanamente prevenire un attacco terroristico in una nazione lontana e nel mezzo di un conflitto di guerra. Ne sapeva qualcosa il presidente Reagan che dovette sperimentare il dolore della perdita di ben 198 soldati nell'attacco terroristico nel Lebanon. Ed in tutto questo malvagio teatrino ci si dimentica di tutto il bene che questa donna ha fatto per i bambini bisognosi di questa nazione. e l'impegno che ha dato a centinaia di persone che si sono ammalate gravemente nel nefasto atto terroristico delle torre gemelle un assicurazione medica federale che senza la quale sarebbero stati rovinati per sempre. Lei e' una donna, per lo piu' una Clinton, quindi deve essere crucifissata. Donald Trump e' un bigotto, un voltagabbana, un uomo senza coscienza e per questo gli si deve perdonare tutto. Purtroppo questa e' la mentalita' contorta di tante persone. A novembre ci saranno le elezioni, sta' al popolo il gravoso compito di scegliersi da chi essere governato. Posso dire fin da ora che se vincera' Trump gli elettori della Clinton lo riconosceranno come anche il loro presidente. Se vincera' Clinton non sara' la stessa cosa. I bigotti del partito repubblicano continueranno ad opporsi, a non riconoscere la volonta' del popolo. Spero di sbagliarmi, ma purtroppo e' cosi'. |
Brooklyn,NY. |
Set 2 alle 7:24 PM | Domenico Di Giacomo | Sappiamo che tutti i cansanesi nel mondo, non solo parenti e amici , stiamo preoccupati con tanta apprensione per una nostra carissima che sta soffrendo, ci scambiamo tantissime telefonate tra l' Italia America e Canada. Vorrei rivolgere un invito a tutti, nella preghiera alla Madonna, con l'augurio di farle ritornare al piu` presto il sorriso e la gioia assieme ai suoi cari. | Staten Island, NY |
Sett,02 alle 0:35 AM | Donato D'Oazio | Sembra soltanto ieri da quel fatidico giorno in cui lasciai Cansano per avventurarmi con mio padre in quel lungo ed angoscioso viaggio che ci porto' qui in America.Un viaggio pieno di perplessita', di senso di ignoto, ma anche di speranza che qualcosa in meglio potesse cambiare nella nostra vita. Era una giornata uggiosa, tipica dell'Ottobre Cansanese. Era l'anno 1954, 62 anni fa'. Il nostro primo impatto con questa nazione non fu' tra i piu' facili. La lingua sconosciuta, i costumi diversi, la lontananza dalla nostra famiglia, tutte cose, anche se mitigate dall'affetto di nostro zio, che ci creavano tante preoccupazioni e disagi. Se a tutto questo ci si aggiunge l'indifferenza, la mancata fiducia della gente che ci circolava intorno, la percezione che eravamo degli esseri umani, per loro venuti da chissa' dove, ci metteva in continua ansia. Trovammo un mondo diverso, un mondo in cui un Italiano non era ancora accettato. Subivamo delle angherie anche da persone della porta accanto. Di questo mio padre soffriva tanto. In ogni affronto che subivamo mi ricordava che era stato un errore venire in questa terra. Ma non mollammo mai. Col nostro lavoro, con la nostra dignita', con la nostra onesta' riuscimmo, come tanti altri immigranti, a sconfiggere quella sciocca percezione che tanti bigotti avevano nei nostri riguardi. Ma soprattutto, riuscimmo a dare ai mccarteismi di quel tempo che si opposero alla legge emigratoria che ci permise di entrare in questa nazione una lezione di umilta', una lezione di storica proporzione: quella che se dai ad un emigrante l'opportunita' di far valere le sue doti questi stessi emigranti sapranno ripagarti mille volte tanto. Dopo sessantanni, dopo la certezza che quei bui momenti di razzismo della meta' dello scorso secolo fossero ormai passato, un malifico bigotto,una pessima persona che ha fatto della sua vita un continuo approfittare della povera gente, um maniaco che ha accumulato ingente somme di denaro a discapito di chi lavorava per lui,uno che ha investito tutti questi soldi per lo piu' in nazioni straniere, un essere che dice di riportare le industrie qui' in America mentre nello stesso tempo lui produce tutti i suoi capi di abbigliamento in nazioni del medio oriente. Lui che ha fatto fatto del suo campo di battaglia la deportazione di tanti emigranti illegali ha sposato la terza moglie di origine slava entrata in questa nazione con un visto temporaneo che per anni ha lavorato illegalmente come modella. Lui che non conosce minimamente la storia di questo paese, della compera della Luisiana per 27 mila dollari e che comprendeva quasi tutto il west degli Stati uniti, e che, vedi caso, faceva parte del vecchio Messico. Oggi osannato dai piu' famigerati razzisti americani si fa paladino di cose incomprensibili ed irrealizzabili. come quella di costruire un muro lungo decine di migliaia di chilometri tra il confine Stati Uniti- Messico. In un pericoloso discorso di ieri notte in Arizona ha ricalcato la vecchia retorica del senatore Joseph Mccarty che nel lontano 1950 stigmatizzava noi italiani di essere dei comunisti non degni di venire negli Stati Uniti. Lui oggi se la prende con i Messicani definendoli non comunisti ma pericolosi per la sicurezza di questa nazione. Vuole diventare Presidente degli Stati Uniti. Per raggiungere questo scopo accusa ben piu' di due milioni di immigranti illegali di essere dei criminali. Da uno studio del dipartimento di Stato si deduce che chi ha commesso atti criminosi sono 690 mila su undici milioni di persone. Chi ha commesso un crimine deve essere giudicato da una corte americana. Ma far pagare con una deportazione piu' di dieci milioni di povere persone che rispettano la legge, che onestamente lavorano non mi sembra una cosa giusta o anche fattibile. E' un atto di malafede che comporterebbe il rimpatrio anche di migliaia di giovani italiani che sono qui' per studiare e lavorare. Stiamo ritornando ai tempi di Sacchi e Vanzetti. Si condannano gli innocenti e di proposito ci si dimentica di quei criminali che valendosi del secondo emendamento della costituzione uccidono innocenti bambini in scuole americane. E questi criminali non sono mai stato dei messicani o sudamericani. Ma con tutto questo ci sono "americani" di origini italiani che vogliono che questo moderno bigotto diventa Presidente di questa Grande Nazione. Per il loro benessere io gli auguro che le loro aspirazioni diventano una magra realta'. | Brooklyn,NY. |
Ago 29 alle 3:31 AM | Domenico Di Giacomo | Il sisma, il brutto mostro, orribile, inaspettato, non lascia altro che uno sconfinato dolore. Nella mia strada perfino una donna asiatica dell'India con rammarico mi ha detto: (Is everybody ok in your town ? - Stanno tutti bene la gente del tuo paese? Ho detto si, tutti bene, grazie...- Oh!Thank God, - Oh! Grazie a Dio ). Ci ha commosso, il messaggio scritto dal bravissimo vigile del fuoco aquilano Andrea, con un atto di eroismo ha cercato di trarre in salvo una bambina di 11 anni, di nome Giulia, era troppo tardi, era tra le macerie e non respirava piu`. poi ha camminato appoggiato con la mano alla piccola bara Bianca, ponendo il suo commovente messaggio: ( Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie. Scusa se siamo arrivati tardi, purtroppo avevi gia` smesso di respirare, ma voglio che tu sappia da lassu` che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarti fuori da li`. Quando tornero` a casa mia a L'Aquila sapro` che c'e` un angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella luminosa. Ciao Giulia, anche se non mi hai conosciuto ti voglio bene...). |
Staten Island, NY |
Ago 24 alle 2:07 AM | Donato D'Oazio | Gli anni che seguirono la seconda guerra mondiale furono per l'Italia un periodo di grande apprensione, di grande sconforto per una situazione drammatica sotto ogni punto di vista. Le rovine della guerra si constatavano in ogni angolo della nazione. La poverta' piu' desolante regnava in ogni famiglia. La speranza che qualcosa potesse cambiare nell'immediato futuro quasi nulla. Tanta gente consapevole di questa drammatica situazione per risolvere i loro problemi cominciarono a pensare ad un espatrio. Ed in questo doloroso contesto Cansano non fu' da meno. Tanti giovani, ma anche meno giovani, decisero di emigrare, di cercare in altri lidi quello che non potevano avere dal proprio paese. Ci furono partenze per l'Argentina, per il Venezuela, per l'Australia, ma anche per la Francia e Germania. L'esperienza dei primi distacchi fu traumatica per tante persone, specialmente per quelle vecchie madri che per sempre si separavano dai loro figli. Per l'agognata America non poteva partire nessuno, o meglio, soltanto poche famiglie potettero raggiungere un loro consorte o genitore cittadino americano . Per tutti gli altri nessuna speranza. Questa situazione miracolosamente cambio' nel 1953.Da un idea dell'allora Presidente, Generale Dwight Eisenhower, repubblicano liberale, che desiderava di dare una opportunita' anche agli abitanti del sud Europa venne fuori un abbozzo di legge chiamata " Refugees Relief Act." che proposta, presentata ed approvata dalla stragrande maggioranza dei rappresentanti Democratici al congresso e da una minoranza repubblicana e firmata dal Presidente, apri' le porte di questa grande nazione a piu' di sessantamila italiani che altrimenti non sarebbero mai potuto venire. Fu l'inizio di quel immenso esodo di italiani verso gli Stati Uniti. Nel 1956 questa legge termino' di esistere, lasciando in bilico migliaia di giovane coppie italiane che nel frattempo si erano uniti in matrimonio, compreso anche una dozzina di noi cansanesi. Per due lunghi anni si aspettava questa benedetta riunione che mai veniva. Le speranze davano posto a tante delusioni. Fu l'allora senatore del Massachusetts John F. Kennedy che col liberale senatore di New York Jacob Javits presero a cuore questo nostro problema e presentarono una proposta di legge che approvata ancora una volta dai voti di tutti i rappresentanti del partito democratico riusci' in pochi mesi a riunire piu' di diecimila coppie italiane che altrimenti starebbero ancora ad aspettare. Fu tutto questo e non altro che appena preso la cittadinanza Americana la stragrande maggioranza degli Italiani si iscrisse al partito Democratico. Fu il minimo che ogni emigrante italiano che conosce il significato di gratitudine potesse fare per ringraziarlo per l'impegno che ci aveva dato. Purtroppo qualcuno si e' dimenticato di tutto questo. Come si e' dimenticato di tutti i benefici federali che il partito democratico, e solo il partito democratico, gli ha dato. Si sono dimenticati del Social Security, pensione per gli anziani e disabili, che vedi caso nessuno rifiuta, ideata e portata avanti dal Presidente Roosevelt senza un minimo aiuto dal partito repubblicano. anzi ancora oggi sta' cercando di sconvolgerlo con proposte bizzarre che eliminerebbero la certezza di ricevere quello che ci compete dopo decenni di lavoro. Si sono scordati del Medicare, assistenza medica per anziani e disabili, che nessuno repubblicano rifiuta, portato avanti dal Presidente John F. Kennedy e dopo la sua immatura e tragica morte dal suo successore Pres. Lyndon Johnson, approvato dai soli democratici senza l'aiuto dei repubblicani. Il Family Leave che da' diritto ad ogni lavoratore che deve accudire un famigliare malato di prendersi dei giorni di riposo senza la possibilita' di essere licenziato dal suo datore di lavoro come accadeva spesso in passato. Legge presentata Dal Presidente Clinton senza l'appoggio dei repubblicani. Il Child Health Program, che aiuta milioni di bambini malati ad avere un'adeguata assistenza medica che altrimenti non avrebbero mai potuta avere. Presentata dall'allora Senatrice di New York, Hillary Clinton, votata per la maggioranza dal partito Democratico. Tutto questo ed altro ancora e' stato dimenticato da alcune persone. Forse sara' per la loro preoccupazione delle E-Mail di Hillary. Forse sara' per il loro impegno ad oscurare le sei bancarotte del loro candidato che salvo' il suo patrimonio immobiliare mettendo in lastrico migliaia di piccoli contrattori, falegnami, idraulici e manovali. Forse perche' pensano di essere di un'altro strato sociale. Di un chimerico strato sociale che gli permette di guardare in alto, dimenticandosi del basso da dove tutti siamo venuti. | Brooklyn,NY. |
Ago 23 alle 6:20 AM | Domenico Di Giacomo | Il bellissimo mese sta andando al buon fine, speriamo che sia stato divertente per tutti anche con le competizioni sportive a Rio, da mattina a sera ci siamo abbuffati di tante varie specialita`. la nostra Italia, ne e` uscita discretamente bene, e` mancata la tanto attesa Pellegrini, e con un tantino di fortuna poteva andare meglio anche il Settebello, ma grazie a Paltriniere e Detti, hanno surclassato tutti nella 1500 metri. Era anche bello vedere la squadra di pallacanestro Argentina, con alle spalle tutti nomi italiani , e di piu` nella pallavolo , in quest'ultima competizione Italia-USA, battevamo le mani ogni volta che L'Italia segnava, e contenti per la vittoria. Poi alla finale col Brasile, ci sono stati momenti di disattenzione e non siamo riusciti a prendere l'oro. Delle altre, in questa Olimpiade ci hanno sorpreso gli Inglesi, mai cosi` bravi. Ci auguriamo nella prossima a Tokyo, un'Italia forte e superba. Queste si` che sono cose belle da dire. |
Staten Island, NY |
Ago 20 alle 9:05 PM | Donato D'Oazio | Siamo ormai entrati in piena campagna elettorale. Essendo in corsa soltanto due maggiori partiti, dovrebbe essere, qui' in America, molto facile farsi un'opinione sui principali contendenti per la poltrona di presidente di questa importante nazione. Sarebbe molto piu' facile se si leggesse attentamente il programma dei partiti politici americani, se si conoscesse bene la storia, l'esperienza, l'intelligenza, il rispetto che i due principali protagonisti di questa contesa elettorale hanno nel mondo intero. Sarebbe molto piu' facile se l'ipocrisia desse posto all'imparzialita', l'odio al rispetto, il prevaricare al buon senso. Non si puo' sparare a vanvera cose non vere, pubblicizzare video di persone malsane che per loro interesse non fanno altro che gettare fango su persone che loro odiano. Soprattutto non si dovrebbe scrivere baggianate se non si conosce profondamente il significato di quello che si scrive. Il partito Repubblicano, che non e' mai stato il mio partito, non credo abbia nella sua piattaforma il completo rigetto delle unioni gay. Sicuramente non hanno nessuna avversione all'adozione di bambini. Ed anche se e' il partito dei privilegiati " bianchi", delle grandi corporazioni, del benessere dei pochi a discapito dei molti, non credo che abbia di proposito avuto nella loro recente Convenzione " una platea di aristocratici ben vestiti che dovrebbero essere (apriti cielo) l'orgoglio che questa nazione merita". Se questa fosse stata la loro reale intenzione sarebbe stata per loro un suicidio annunciato. In una vera democrazia come quella americana, tutti , aristocratici ed il minestrone di gente umile e multi colorata, hanno il diritto di pensarla come vogliono e di votare per chi vogliono, ma tutti hanno anche il sacrosanto dovere di non esagerare in conflitti divisivi, in offese gratuite, in atteggiamento di superiorita' che non hanno mai avuta. L'unica cosa importante e determinante e' recarsi alle urna, votare secondo la propria coscienza, e rispettare, vincente o perdente, l'esito finale del risultato elettorale. Soltanto cosi', e non in diatribe insensate, ognuno di noi puo' considerarsi parte integrale di questa grande democrazia. | Brooklyn,NY. |
Ago 12 alle 2:20 | Domenico Di Giacomo | L'Agosto cansanese si che sono cose bellissime da sentire e da vedere e sono piu` che certo nel rivedere le foto della gente cara, sentiamo qualcosa di bello dentro al cuore. io e Ottavia, facciamo gara a chi ne riconosce di piu`: ( Questa e` quella si, e questa qui`, e` quella... ) Poi risentiamo tutti i bei canti tradizionali dei tempi ormai remoti , ragazze tornando dalla campagna sfidavano il lungo cammino e nascondevano la stanchezza con dei canti e stornelli, ora di queste cose, il sole e` tramontato, ma riviverle nei ricordi ci da un velo di malinconia ma poi ne siamo molto felici. C'e` tanto da dire e raccontare, a Cansano ho piantato alberelli e mi piace rivederli come sono cresciuti, si potrebbe parlare di storia , e non si offende nessuno se si ha il buon senso e ( tatto ) di non usare la bruttura chiamata bestia. Buon Divertimento . Noi vi vediamo, ma vi chiediamo un favore, passate davanti alla camera, e rivolgetevi con un saluto. L'Agosto cansanese del 2017, ci saranno altri due persone. |
Staten Island, NY |
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Donato D'Oazio | Questa mattina ho ricevuto una dozzina di chiamate telefoniche da amici e paesani per chiedermi se avevo letto il Post di Domenico e se avevo intenzione di rispondere. Ho detto di si' che lo avevo letto e di no' alla risposta. Perche' rovinare con un mio intervento uno spot pubblicitario cosi' favorevole alla Clinton? Perche' non dare alla sua campagna elettorale uno spunto importante per far capire agli Americani come la pensano una parte dei sostenitori di Trump?. Penso sinceramente che se questa lettera venisse pubblicata da un qualsiasi giornale Americano Hillary Clinton vincerebbe l'elezione presidenziale ad Agosto, senza aspettare Novembre. Ed ho un dubbio che anche Trump, se ne venisse a conoscenza, si allontanerebbe mille miglia da opinioni cosi' assurde e cosi' nocive alla vera identita' di questa nazione. | Brooklyn,NY. |
Ago 8 alle 11:09 PM | Domenico Di Giacomo | Da sempre ho evitato di non toccare il tasto della politica ma pur se non ho del tempo per cimentarmi per altre cose dalla mattina alla sera, eccomi qui per dire qualcosa. Tutti noi cansanesi arrivati negli Stati Uniti, ci portarono a registrare ed informandoci che i partiti erano 4, Democratico e Liberale opposti al Repubblicano e Conservatore. Ci fecero registrare al Democratico ch'era per la classe media, ma col passer degli anni e` divenuto scialbo, quasi Liberale . Anche il Repubblicano per l'evoluzione dei tempi ha perso grinta, ma la sua dottrina si affianca alla nostra religione cattolica, contraria al matrimonio di persone dello stesso sesso ed anche all'adozione di bambini. Mentre per il Democratico lo hanno promesso , approvato e tutti felici e contenti. Quasi tutti i cansanesi e figli con generi, nuore e familiari sono Repubblicani. La grande metropoli di New York, e` divisa da 5 sezioni, la piu` piccola come gente e` Staten Island, con una popolazione di 475 mila abitanti, dei quali 350 mila sono di razza italiana, il presidente del Borough e` sempre stato italiano, eleggiamo e mandiamo a Washington un deputato italiano ma sempre Repubblicano. Pochi mesi fa, nelle selective tra aspiranti a candidarsi, Trump fu votato con l'82%. Crediamo in lui come uomo forte e intelligentissimo, con pochi milioni di dollari eredidati dal padre, da supermind e strategia ha avuto la visione in lungo e in largo costruendo grattaceli, catene di hotels, grandissimi casino` e molto altro, ora non sa nemmeno lui quanti miliardi ha. Altri ne hanno ereditato molto di piu` ma con intelligenza limitata non hanno fatto tanto. Col cuore nobile aiuta, dando grandi somme di dollari agli ospizi, istituzioni di orfani e tanto altro. Ora mi torna in mente la storiella scritta da me qualche anno fa: ( Un giovane italoamericano gli cambio` la ruota schiacciata in una giornata di tempesta, l'autista gli disse grazie, il mio padrone domanda quanto le devo. - Ma nooo! Niente, si avvicina Natale e voglio passare una giornata contento di aver fatto qualcosa di buono. - Si, anche il mio padrone vuole passare una giornata contento mi dia almeno il suo indirizzo da mandare i cioccolatini ai suoi bambini. Qualche giorno dopo, arrivarono i dolci, ma anche una lettera della banca, diceva che il rimanente mutuo della casa era di $ 137 Mila ed e` stato tutto pagato dal signor Donald Trump, e in piu` una offerta di lavoro a sua scelta ). Trump, non e` un politico, non e` per lui parlare con gaggiri falsi, non ha voluto chiedere aiuto a parlamentari di grande statura, e per questo non vincera`. Lui non vuole i clandestini e, vuole che gli imprenditori americani trasferiti in Cina, devono tornare e dare lavoro agli americani perche qui non si lavora piu`, vuole riportare l'America forte e ricca come una volta. La signora Hillary, ride e dice di no, tutto sta andando bene. Bene? E dove si puo` piu` lavorare... dove sono le aziende da domandare. Non abbiamo dimendicato gli ultimi giorni di Pompei alla Casa Bianca, che trafugo` il divano, un pezzo di fornitura di valore inestimabile, non era per sedersi ma per mostra come al museo, era di un legno pregiato nero, il durissimo ebano, con incavi scultorei, disegnato dalle mani di un grande artista francese di scuola Fragonard. i democratici dicono che il divano lo riportarono, i repubblicani dicono di no, a chi credere? Le Convention: quella di Trump, formata da gente Bianca, colta, lucida, ben vestita rivelando le grandi universita` Bostoniane. i figli sul palcoscenico, dopo essersi esibiti in bellissimi discorsi, si unirono, erano tutti alti, biondi, belli ed eleganti, ( l'alta classe che l'America merita.) Quella di Hillary, un minestrone di gente incolta, formata dal bianco al grigio, dal nero al nerissimo. Scarsa nell'abbigliamento. L'America, e` la nazione piu` ricca e potente della terra, non e` la Germania, L'Inghilterra, L'India o il Brasile, il Presidente Americano, dovrebbe essere sempre un uomo coraggioso con muscoli e corbelli... ma siamo tutti consapevoli che il minestrone fara` vincere Hillary. |
Staten Island, NY |
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Donato D'Oazio | Sinceramente mi dispiace che il caro amico Romeo sia sceso in un campo puramente demagogico che conoscendolo molto bene non gli appartiene. Lui ha tutto il diritto di pensarla come vuole, ma scendere cosi' in basso da rivangare accuse infondate, accuse che appartengono a pochi conservatori esaltati dall'odio verso i Clinton mi ha a dir poco spiazzato. L'amico Romeo e' molto intelligente, sa' benissimo che tutto cio' che ha scritto sono stato soggetto di investigazioni parlamentari, civili e del FBI. Tutte, dico tutte, con assoluzioni per i Clinton. Io non sto' scrivendo cose campate in aria. Ognuno puo' andare in un qualsiasi Sito governativo e trarne le proprie conclusioni. I Clinton sono esseri umani e in un servizio pubblico che dura ormai da quasi cinquant'anni qualche errore lo hanno sicuramente commesso. Ma se si usasse lo stesso parametro per i Reagan. i Bush, i Rice. i Trump e tantissimi altri, molte cose ben piu' serie e ben piu' disastrose per la nazione ne verrebbero fuori. Quello che si dovrebbe prendere in considerazione e' l'impegno che i Clinton hanno sempre avuto per perorare e cercare di risolvere i tanti problemi che affliggono la povera gente. Se abbiamo avuto la fortuna di non aver bisogno di aiuti federali questo non ci da' il diritto di criticare e biasimare chi non e' stato fortunato come noi. La maggioranza della popolazione americana queste cose lo sa' bene ed e' il motivo principale per il quale i Clinton vincono sempre le loro battaglie politiche. Ed a Novembre, mi dispiace per l'amico Romeo, molto probabilmente, ci sara' lo stesso risultato. L'importante in una democrazia e' quello di votare, di esprimere il suo diritto costituzionale, e poi, piaccia o non piaccia, dare l'appoggio, almeno morale, alla persona che la maggioranza del popolo ha scelto per essere governato. Essere Americano non e' mettersi all'occhiello della giacca o nella finestra della propria casa la bandiera nazionale, e' rispettare la volonta' del popolo, del suo insindacabile giudizio elettorale. Se non si capisce questo non si e' capito un bel niente della democrazia. |
Brooklyn,NY. |
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Romeo DiGiallonardo | Una delle cose che si dice dei Clinton, nella politica americana, è che sono una fabbrica di scandali: dal caso Whitewater (una storia di investimenti immobiliari in Arkansas) al caso Lewinsky e alle accuse di molestie contro Bill Clinton, dal caso Bengasi a quello delle donazioni ricevute dalla loro fondazione benefica, dal Pardongate al Travelgate a diversi altri, tanto da diventare anche delle liste sui siti di news. Alcuni sono famosissimi, di altri in Italia si è parlato molto poco, ma in America nel tempo hanno reso Bill e Hillary Clinton – e in modo evidentemente piuttosto fondato – due politici tanto popolari nel loro partito quanto impopolari nell’altro, e in generale simbolo di inaffidabilità, oscurità e scarsa trasparenza. Il caso delle email di Hillary Clinton è l’ultimo della lista: dal punto di vista giudiziario è finito questa settimana, dal punto di vista politico andrà avanti ancora a lungo. Riassunto delle puntate precedenti: durante il suo mandato da segretario di Stato, quindi dall’inizio del 2009 all’inizio del 2013, Hillary Clinton ha usato un indirizzo privato di posta elettronica – sul dominio clintonmail.com, appositamente creato – anche per le cose di lavoro. Poteva farlo, in base a quanto prescrivevano le norme all’epoca. Quando però il governo le ha chiesto le email di lavoro per archiviarle – si tratta di atti pubblici – lei ha detto che la sua casella conteneva anche email personali: allora ha cancellato tutte le email personali e ha consegnato le altre. Prima dell’indagine dell’FBI, che mirava a verificare se ci fossero stati problemi per la sicurezza nazionale, non c’era modo di sapere se Clinton avesse effettivamente cancellato solo le email personali o anche le email lavorative: ci si poteva solo fidare o meno della parola di Clinton. Più precisamente, Clinton aveva consegnato 30.490 messaggi spediti o ricevuti dal suo indirizzo privato, e aveva cancellato altri 31.830 messaggi ritenuti personali. Dopo questa operazione, il server privato su cui si appoggiava l’account di posta elettronica di Clinton era stato “ripulito”: tutti i dati al suo interno erano stati cancellati. |
Flushing,NY |
Ago 4 alle 10:30 PM |
Donato D'Oazio | Dopo una lunga maratona durata quasi 18 mesi, dopo aver attraversato in lungo ed in largo l'intero paese, dopo aver raggiunto il quoziente necessario di super delegati per la candidatura a presidente degli Stati uniti, dopo le convenzioni nazionali dei due piu' grandi partiti, quello Democratico e quello repubblicano, abbiamo i due contendenti per la poltrona piu' ambita del mondo, quella di Presidente degli Stati Uniti D'America. Hillary Rodham Clinton per i democratici. Donald Trump per i repubblicani. Hillary Clinton, la piu bistrattata da una stampa di parte, puo' considerarsi come la persona piu' preparata e qualificata della storia di questo paese per prendere le redini presidenziali di questa grande democrazia. Le sue credenziali sono immense. Avvocata, poco piu' che ventenne, fu scelta dai due partiti politici a far parte della commissione che investigo' l'allora Presidente Nixon. Fu col marito Bill Clinton la piu' giovane coppia al governatorato dell'Arkansas. Fu, con grande impegno e partecipazione, negli anni di presidenza di suo marito, First Lady d'America. Per otto anni fu la piu' popolare senatrice che lo Stato di New York abbia mai avuto. Si impegno' con vigore non soltanto per la citta' di New York, ma anche per i tanti paesi rurali dello Stato, tanto che nel secondo mandato riusci' a vincere in ogni contea dello Stato di New York. Tento' nel 2008 di concorrere per la presidenza degli Stati Uniti. Fu battuta per poco dal Pres. Barak Obama. Accetto' la sconfitta con dignita' e lavoro' duramente per l'elezione del suo contendente. Fu chiamata dallo stesso Obama a ricoprire la carica di Segretario di Stato. Per quattro anni espleto' il suo incarico con diligenza, passione ed impegno tanto da essere considerata a fine mandato dalla prestigiosa rivista Time come la donna piu' popolare del mondo. E' stata sempre il faro della povera gente, ha lottato per le tante diseguaglianze che ancora esistono in questo paese. Ha praticamente da sola creato e portato al successo l'assicurazione medica per i bambini meno fortunati. Oggi, grazie a lei, otto milioni di bambini possono recarsi dal medico quando ne hanno bisogno. Dopo l'undici settembre lotto' quasi da sola per far si' che New York ricevesse l'assistenza necessaria per risorgere dalle macerie. Quando si venne a capire che i tanti volontari che lavoravano al recupero di salme a Ground Zero si stavano ammalando di malattie grave della respirazione fece di tutto per garantirgli una assistenza sanitaria adeguata. Da sola si presento' dal Presidente Bush e gli chiese di aiutarla. Il Presidente gli chiese quanto necessitava, e lei "venti miliardi". Bush rispose con due parole " avrai i soldi". Grazie a quei soldi migliaia di persone si stanno salvando da mali incurabili. Naturalmente la popolarita' di questa donna non va' giu' a tante persone. L'ala conservatrice del paese la temono tanto che l'hanno accusato un po' di tutto. Ha dovuto sottoporsi ad una miriade di investigazioni, sottoposta ad interminabili interrogatori, vilipendiata da persone non degne di pulirgli le scarpe. Ed alla fine e' stata sempre assolta da ogni addebito. Per Donald Trump c'e' poco da dire. E' figlio di un costruttore che gli dono' un milione di dollari per iniziare la sua carriera di magnate dell'industria immobiliare. Ha lavorato per fare milioni. Non ha mai guardato in faccia nessuno. Non si e' mai interessato della povera gente. Anzi l'ha sempre sfruttata per i suoi interessi. Nei momenti difficili per la sua industria ha sempre dichiarato bancarotta, mettendo cosi' sul lastrico migliaia di dipendenti che non hanno potuto riscuotere i loro salari. Dice che penalizzera' tutte le industrie americane che operano all'estero. Ebbene lui dovrebbe essere il prima a pagarne le spese. Produce una linea di abbigliamento per uomini e donne, tutte prodotte nei paesi del medio oriente. E' un bullo che promette tanto senza mai specificare come manterra' le sue promesse. Offende tutto e tutti che non la pensano come Lui. Donne, bambini, genitori di caduti in guerra, tutti sul torchio perche' per lui e' impensabile poterlo contrastare. Mentre Hillary Clinton lavorava per portare aiuti ai superstiti delle torri gemelli, lui se ne stava nella sua torre dorata a contare i suoi milioni. Ricevette dal governo quasi 160 mila dollari per riaggiustare i danni provocato da quel infame attacco pur sapendo che di danni ai suoi palazzi non c'erano nessuno. Intutto c'e' una campagna elettorale che e'in progresso, gli elettori del paese hanno tutto il tempo per farsi una loro opinione. Per la quasi secolare esperienza che ho posso dire che il popolo non sbaglia quasi mai. Sono sicuro che daranno il giusto responso. Saranno loro e soltanto loro a dare il giudizio finale. Se sara' Clinton bene. Se sara' Trump va bene lo stesso. IL compito di ogni cittadino e' quello di votare, per poi accettare come loro presidente chi dei due avra' la maggioranza dei voti. Soltanto cosi' la democrazia prospera e continua. | Booklyn, NY. |
Lug 2 alle 7:20 PM | Donato D'Orazio | Siamo alla vigilia di una delle feste federali piu' significative e solenne degli USA. "Independence Day". Una festa che vuol ricordare ai suoi cittadini non solo il giorno della dichiarazione di indipendenza dalla Gran Bretagna delle tredici colonie originali, ma anche i sacrifici, le lotte, gli ideali che portarono 240 anni fa' a raggiungere quel sogno che per molti fu l'inizio di una nazione che col tempo sarebbe diventata l'emblema della democrazia, la leader mondiale dell'economia, l'aspirazione di milioni di gente di tutto il mondo che vedevano in questo paese l'unico modo per sfuggire alla fame, alla poverta' e tirannia dei loro governanti. Nel trascorrere della sua storia ha saputo dare a chi ne aveva bisogno tutto il suo incondizionato appoggio, anche con l'ultimo sacrificio dei suoi valorosi giovani, affinche' democrazia, liberta' ed uguaglianza avessero il sopravvento su ingiustizie, su dispotici dittatori, sull'ingiusta ricchezza di pochi a discapito di molte persone povere e senza una speranza di un futuro migliore. Le sue porte, checche' ne dicano nuovi personaggi politici, saranno sempre aperte a persone di tutto il mondo che legalmente vogliono sperimentare il sogno americano. Come sempre New York sara' la citta' per antonomasia per festeggiare il Fourth of July. Ci saranno commemorazioni in ogni angolo della citta'. Riunioni famigliari con scorpacciate di carne alla griglia per tutti. Raduni giganteschi in tutti i parchi della metropoli. Tutto si concludera' con il piu' grande e fantasmagorico spettacolo di fuochi pirotecnici che illumineranno la Statua della Liberta', il meraviglioso skyline Newyorkese, i suoi parchi ed i numerosi ponti che collegano la citta'. Uno spiegamento di forze dell'ordine di quasi trentamila unita' cerchera' di far si' che tutto procede nel migliore dei modi. Buon Fourth July a tutti. | Brooklyn,NY. |
28/06 alle 2:15 | Domenico Di Giacomo | Oggi, 27 Giugno, che bella giornata di calcio... e` proprio vero, se si vuole si puo`, anche se non e` sempre cosi`. La Spagna e L'Inghilterra , le nazionali piu` quotate son cadute. La Spagna era favoritissima col 70% ma la nostra ha sfoggiato il grande orgoglio, vedendoli cosi` fieri cantando L'Inno di Mameli, con l'elmo di Scipio. Buffon, aveva descritta la nostra, brutta, sporca e scarsa , ma non e` stata cosi`. Vediamo le partite e grazie al canale televisivo americano ESPN della Walt Disney Corporation, che soddisfa tutto l'intero emisfero, solo che son trasmesse in lingua spagnola, e c'e` da dire col bravissimo cronista sudamericano Richard Mendez, preparatissimo nel commentare, con una profonda esperienza in campo internazionale nel descrivere le caratteristiche di molti giocatori, ad esempio, mentre giocava la rivelazione Islanda, esortava un centrocampista e per 3 volte ha ripetuto dicendo: (Que` jucatore... que` gladiator y como combatte, ellos es el Rino Gattuso de la Islandia, e, noi italiani, sentendo cosi` ne siamo orgogliosi e riconoscenti. Prossimamente, avremo tra i piedi la Germania, ma ora L'Italia tutti la temono. FORZA ITALIA NOSTRA BELLA, E, VIVA L' ITALIA |
Staten Island, NY |
Mag 21 alle 7:40 PM | Donato D'Orazio | Scrivere questo Post mi da un senso di sconforto, un senso di impotenza verso il tempo che inesorabilmente sta' dileguando una delle conquiste sociali piu' importanti delle comunita' cansanesi nel mondo. La comunita' cansanese di New York che per mezzo secolo e' stata il punto di riferimento dei suoi emigranti sta' lentamente concludente il suo percorso. Ed e' un peccato perche' eravamo una comunita' unita, una comunita' che aveva la consapevolezza di comprendere che stare insieme era un vantaggio per tutti. Una comunita' costruita con amore, con impegno, con un obbiettivo ben preciso che era quello di continuare in questa cosmopolita' citta' gli usi e costumi del nostro piccolo ma amato paesello lontano. E soprattutto di far conoscere ai nostri figli la storia delle loro origini. C'era rispetto reciproco di tutti, Si condivideva, nel bene e nel male, tutti quei momenti imprevedibili che la vita ci riservava. Per mezzo secolo nessun Cansanese di New York si e' mai sentito solo. Ci sono stati aiuti morali come aiuti lavorativi. Ci sono stati matrimoni fiabeschi che radunavano intorno agli sposi centinaia di coppie tutte Cansanesi per festeggiare il lieto evento. Ci sono stati momenti di sconforto, di dolore per la perdita di un nostro caro, mitigato dall'affetto incondizionato dei nostri paesani che con la loro presenza aiutavano a non sentirsi soli, a non farsi prendere dal dolore, a reagire con positivita' alle avversita' del momento. Ci sono state numerose scampagnate sui monti degli Stati di New York e New Jersey, dove dozzine e dozzine di paesani con le loro famiglie partecipavano con piacere per trascorrere una giornata di divertimento, di grande mangiate e sentirsi cosi' parte integrante di una comunita' che condivideva il loro retaggio ed i ricordi della loro fanciullezza. Ci sono state serate sociali, pranzi/balli in occasione del Santo Natale. Feste di gala per onorare e far sentire tutto il nostro affetto ai tre sindaci di Cansano: Sante Di Giannantonio- Sandro Cercone- Mario Ciampaglione che nel corso degli anni ci hanno onorato con la loro presenza qui' a New York. Furono quest'ultime feste l'apice sociale della nostra comunita'. Fu bello non soltanto per i graditi ospiti che avevamo, ma anche per per la risposta quasi unanima di tutta la comunita' ad essere presente. Ricordo che per noi organizzatori degli eventi ci furono momenti di grande apprensione perche' le richieste di partecipare erano superiori ai posti che le sale di ricevimento ci avevano messi a disposizione. In tutte e tre le feste fu un tripudio di affetto per i nostri illustri ospiti ed una conferma della solidita' comunitaria che allora regnava tra di noi. Era una comunita' formata da gente umile, forgiati dagli orrori della guerra, dalla poverta', dalla convinzione che pur amando il loro paese ebbero a malincuore il coraggio di lasciarlo per cercare di dare ai loro cari un avvenire migliore. Ma, soprattutto, con la convinzione che le loro aspirazioni, siano esse didattiche o lavorative, non si sarebbero mai potuto realizzare in quel periodo duro della storia dell'Italia. Partirono tristi, consapevoli dell'ignoto che li avrebbe aspettati, e, della certezza che il destino li avrebbe allontanati per sempre dal loro paese, dalla loro gente, dalle loro case. Arrivarono a New York, come in tante nazioni sconosciute, con lingue e costumi incomprensibili, poco incline a dargli un'accoglienza favorevole. Si rimboccarono le maniche, accettarono tutto cio' che gli veniva offerto. In poco tempo, con il loro lavoro, con la loro onesta', con il loro indomabile sacrificio riuscirono a rompere tante barriere, ad accattivarsi le simpatie di chi prima non le aveva, a far progressi e cominciare a credere che quei sogni cominciavano a diventare una realta'. Dal sudore di quei pionieri ne sono venuti fuori una seconda e terza generazione di Cansanesi che non soltanto sa dare onore e soddisfazioni ai loro genitori, ma anche alla lro nazione di nascita ed alla nazione di provenienza dei loro antenati. Quasi tutti questi baluardi della storia Cansanese ci hanno lasciato, portandosi con loro la parte piu' bella del nostro retaggio e quella comunita' di intenti che ci ha tenuti uniti per tanto tempo. Purtroppo e' arrivato il tempo in cui questo magico circolo si sta' per concludere. Ed e' per tanti di noi che abbiamo cercato di mantenerlo vivo per sempre una conclusione che speravamo non fosse avvenuta. mai. | Brooklyn,NY. |
14/05/2016 alle 3:41 |
Donato D'Orazio | In America si sta' continuando in quel percorso di transizione che inizio' otto anni fa' con la nomina e poi l'elezione di Barak Hussein Obama a presidente degli Stati Uniti. Per la prima volta nella storia di questo paese un politico di colore ricevette dal popolo il gravoso compito di governare la nazione piu' potente del mondo. I pregiudizi, gli odi, i rancori verso una razza umana non bianca vennero frantumati dalla volonta' di un popolo che voleva cambiare, dimenticare, forse riparare i tanti torti fatto a gente di colore. Ed in retrospetto, vista la situazione disperata che il nuovo presidente trovo' a Washington e le condizioni in cui oggi si trova la nazione si puo' dedurre che Barak Obama ha fatto un buon lavoro. Ha ripagato con interesse la fiducia che gli venne dato otto anni fa'. Da un sondaggio fatto alcuni giorni fa' gli viene attribuito un consenso che si aggira sul 55% della popolazione. Un consenso difficile da raggiungere da un qualsiasi presidente che ha governato per due mandati. Oggi siamo nel mezzo di una campagna di primarie che dovrebbero scegliere i candidati dei due maggiori partiti politici per l'elezione presidenziale del prossimo Novembre. Per quello che oggi si puo' presumere e' che un candidato non politico, e per lo piu' un miliardario, non voluto dal suo partito repubblicano, sara' il loro prescelto per la Casa Bianca. Donald Trump, un magnate Newyorkese, un completo novizio per la grande politica americana potrebbe sorprendere tutti e diventare presidente di questa nazione. A cercare di far si' che tutto questo non avvenga ci sono in lizza due candidati del partito democratico che ancora si stanno contendente la nomina del loro partito per la contesa elettorale di Novembre. Essi sono Hillary R. Clinton. Donna di grande statura mondiale, Ex. First Lady,ex. Senatrice dello Stato di New York ed ex. Segretario di Stato per i primi quattro anni dell'amministrazione del Pres. Obama. Una donna di grande esperienza che con una sua vittoria aprirebbe per la prima volta la Casa Bianca ad una persona di sesso femminile. Ed il Senatore Barnie Sander, un indipendente del Vermont, un progressista che si sta' accattivando la fiducia dei giovani che vedono in lui un paladino dell'uguaglianza, dell'onesta' e dell'uomo politico svincolato da obblighi di partito. Con lui salirebbe alla Casa Bianca per la prima volta un politico di tendenza socialista. I prossimi sei mesi saranno per questa nazione determinanti per capire quale strada il suo popolo vuole perseguire. Ed i tre candidati ancora in corsa, per la loro ideologia, per il loro modo di pensare ed agire, per i loro trascorsi, per le loro esperienze passate sono talmente opposti l'uno dall'altro che chiunque di loro vincera' sara' per il paese una svolta politica di epocale dimensione. | Brooklyn, NY. |
03/05 alle 4:19 | Donato D'Orazio | Ci ha lasciato una donna esemplare, una madre amorosa, una moglie di alto valore morale, una cugina meravigliosa. Marina meritava di essere ancora con noi per molti anni a venire. La sua bonta', la sua allegria, la sua spontaneita' sapevano accattivarsi la simpatia di tutti coloro che avevano l'onore di conoscerla ed apprezzarla. Il buon Dio l'ha voluto con se', tra gli eletti, nel regno del paradiso. Una delle ragioni principali che Adelina voleva cosi' frequentemente ritornare a Cansano era quello di poter passare del tempo con la sua cugina prediletta. E di tempo insieme ne hanno passato tanto. Si sono raccontato, ricordato, emozionato dei loro trascorsi infantili insieme giu' nella partaiova. Si consideravano piu' che cugine delle vere sorelle. C'era tra loro una affinita' di carattere, una comunione di intenti, un rispetto reciproco che metteva in evidenza tutto l'insegnamento di alto valore morale che le loro madri gli avevano insegnato. Il destino ha voluto separarle, ma sono certo, l'affetto ed il rispetto che nutrivano tra di loro rimarra' in eterno. Lei dall'alto dei cieli continuera' ad amare, proteggere e pregare per i suoi figli, suo marito e il suo caro fratello. Tutti noi che abbiamo avuto il piacere di conoscerla la ricorderemo per quella meravigliosa donna che era, per il suo sorriso, per l'esemplare affetto che ha sempre saputo dare. Arrivederci Marina, riposa in pace. | Brooklyn, NY. |
Questa foto, è tratta da un dipinto di Domenico Di Giacomo, della casa in via la fonte in Cansano della famiglia Di Gesualdo. Gentilmente inviato dal Signor Dallas Miller (Marcantonio-Di Gesualdo) | |||
Apr 13 alle 1:34 AM | Domenico Di Giacomo | SI AVVICINA L'ESTATE - con gli odori di erbe dei nostri monti . Il territorio cansanese per la sua altitudine e` ideale per le varie verdure selvatiche, gustose e colme di vitamine, adatte per minestre e insalate, ottime e leggere per l'apparato digestivo. Ad esempio, i Matroni che specialita` e che bonta`. Il Matrone, e` una verdure a forma stellare piatta sul suolo, con foglie zigrinate, basali di una pianta tipica di alcune zone montane abruzzesi, nascono all'aria salubre incontaminata, filtrate dai boschi, contengono una ricca fonte di proprieta` di fibra alimentare, la consistenza e` piuttosto carnosa e un po` leggermente ruvida, il sapore vagamente amaragnolo, da valorizzarla per la sua caratteristica genuine e carica di vitamina C, quasi ricorda i broccoli di rape . I matroni, vengono raccolti nei campi appena arati o anche, una volta nei campi seminati al granturco.Richiede una laboriosita` e lunga pulizia,( Ma che bonta` e che delizia). |
Staten Island, NY |
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Romeo Di Giallonardo | Buona Pasqua e Pasquetta a "TUTTI" i miei paesani | Flushing,NY |
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Mattero Presutti | Ciao a tutti gli amici Cansanesi.... Auguro una Buona Pasqua a tutti..... |
castelfidardo |
Mar 23 alle 8:22 PM | Donato D'Orazio | Questo periodo dell'anno era nel dopo guerra il piu' bello e significativo per il nostro paese. I primi raggi del sole primaverile sapevano risvegliare in tutti noi quel torpore che ci aveva attanagliato per tutti i lunghi mesi invernali. La natura che lentamente si rinverdiva dava al popolo quel senso di vigore che ci spronava a credere nelle nostre forze e nelle nostre capacita'. I lavori campestri non ancora ricominciati davano agli uomini del tempo libero da dedicare alle loro passioni, ai loro passatempi, alle loro passeggiate con amici sulla via di San donato o lungo i piccoli ruscelli primaverili che sorgevano nelle tante valli del nostro paese. Le donne cansanese sapevano rifiorire come le meravigliose viole delle nostre montagne. In ogni angolo del paese, dalla partaiova al casale, dalla piazza ai piu' suggestivi vicoli del borgo si radunavano, giovane e meno giovane, a godersi il sole, ad imparare, per le piu' giovane, l'arte del ricamato, per le anziane a raccontare storie ed aneddoti del loro passato. Era il periodo dell'anno in cui gli amori si rinverdivano, i fidanzamenti si moltiplicavano, ed i matrimoni si celebravano. Era il tempo in cui veniva fuori il meglio della nostra comunita'. Una comunita' semplice, prammatica, che non aveva fronzoli per la testa, che sapeva prendersi le sue responsabilita', tutte indirizzate verso il bene delle loro famiglie e soprattutto del loro paese. Le chiese erano il fulcro centrale della vita del paese. I suoi sacerdoti erano non soltanto una esemplare guida ecclesiastica, ma anche un appoggio morale ad un popolo amareggiato e deluso da una guerra atroce che li aveva privato di tutto cio' che s'erano costruiti in una vita intera. Le festivita' Pasquali erano un tripudio di fede, di unita' comunitaria, di amore e rispetto per il prossimo. Erano i tempi in cui la cultura dava posto alla saggezza, l'agiatezza al sacrificio, l'orgoglio all'umilta'. Erano i tempi in cui si poteva anche litigare, ma si aveva il coraggio e la coscienza di ammettere i propri errori e, se necessario, chiedere scusa. A tutti indistintamente i paesani, in Cansano e nel mondo,il sincero augurio di una Buona Pasqua. |
Brooklyn, NY. |
07/Marzo alle 1:55 AM |
Donato D'Orazio | La Webcam si e' fermata al 20 Febbraio 2016. Piazza xx Settembre si presentava quel giorno in una completa solitudine quasi a ricordarsi che i tempi migliori sono ormai passati da molti anni. Forse dai giorni del dopo guerra, quando la sera si riempiva di tanti suoi figli per incontrarsi con gli amici e discutere dei fatti del giorno appena passato. Erano altri tempi, altro modo di pensare ed agire. Non c'erano le tecnologie di adesso, non c'erano i giornali o televisioni. Le radio erano possedute da una mangiata di famiglie e le notizie si potevano sapere solo in piazza tramite altri paesani. Era un tempo molto meno complicato di adesso, anche se molto piu' sacrificato e con un tempo libero che si racchiudeva solo a poche ore della sera. Si lavoravano i campi per 12 ore al giorno, non per diventare ricco, bensi' per portare a casa un pezzo di pane per sfamare la propria famiglia. Era un paese ricolmo di gente. Ogni strada, ogni via, ogni casolare era benedetto dal calore e saggezza dei vecchi ed i vagiti innocenti dei bambini. Era il tempo in cui la chiesa era il fulcro centrale della vita spirituale del paese. Il tempo dell'immediato dopo guerra in cui parroci come Don Alfredo che col suo carisma, la sua fede, il suo insegnamento riusci' a ridare ad una gioventu' inasprita dagli orrori della guerra la via di Dio e la speranza che tempi migliori sarebbero arrivati. Ci lascio' molto giovane, ma il suo insegnamento rimase duraturo nell'anima della sua gente. Era il tempo di Don Ciccio che con il suo umile comportamento dava fiducia e speranza al suo popolo. Era il tempo dei vari maestri come Il maestro Salvatore, il maestro Beniamino, La maestra Giovannina, il maestro Rocco, La maestra Evelina ed il maestro Domenico. Tutti riuscirono a fare il miracolo di educare un popolo senza il minimo ausilio di una grammatica o una scrivania o una lavagna. Pensare a quel tempo e pensare alla qualita' di una educazione di alto livello che tutti ricevemmo nel proseguo degli anni non si puo' fare a meno di ringraziare questi eroici pionieri della scuola cansanese. Erano i tempi in cui ogni cansanese aveva inculcato nel suo essere il bene del suo paese e della sua gente, orgoglioso delle sue origini, pronto ad aiutare e non distruggere le tradizioni e la sua storia. Ricordo l'immediato dopo guerra, la poverta' che imperversava su quasi tutte le famiglie e l'impegno generoso dell'allora giovane Sante Di Giannantonio che si sacrificava ogni giorno per alleviare in qualche modo i disagi della sua gente. Ricordo la prima elezione comunale del dopo guerra. Un'elezione che mise a confronto la parte del paese che fu costretta allo sfollamento per causa dei tedeschi, e la parte dei nostri paesani che invece rimasero in paese e collaborarono con i nemici. Fu una battaglia aspra, a volte poco ortodossa , ma alla fine, dopo il responso elettorale, la comunita' si ricompose ed il bene del paese fu messo in primo piano. Ricordo le famose quattro giornate obbligatorie senza alcun compenso che ogni cittadino dai sedici anni in poi si doveva assumere ogni anno per aiutare il paese a rimettere a posto le strade, le vie, i campi e tutto cio' che la guerra ed i rigidi inverni avevano in qualche modo messo fuori uso. Erano tempi in cui imperversava su tutti i paesani quel senso di umilta', di coscienza, di amore, di comprensione verso il bene della comunita'. Era il tempo in cui Piazza XX Settembre sapeva accogliere i suoi figli in un ecumenico abbraccio quotidiano. Oggi e' sola, triste di una situazione aberrante che si e' venuta scioccamente a creare tra la sua gente, nostalgica di un meraviglioso tempo lontano che purtroppo mai ritornera'. |
Brooklyn, NY. |
Feb 21 alle 2:15 AM | Donato D'Orazio | Anno nuovo, vita nuova. Naturalmente se si e' giovani. Se si e' vecchi, come molti di noi lo siamo, e' soltanto un'altro passo importante verso quel traguardo che tutti, prima o poi, dobbiamo sperimentare. Per noi quasi ottantenni e' anche come un premio che il buon Dio ci ha voluto regalare. Invece per i tanti coetanei, forse piu' meritevoli di noi, che non ci sono arrivati, vada tutto il nostro pensiero ed il nostro ricordo. La vecchiaia, se vissuta serenamente, con la consapevolezza di aver fatto il proprio dovere, di avere con onesta' e dedizione superato i molteplici ostacoli che la lunga vita ci ha riservato, se si ha la coscienza a posto per aver sempre agito con correttezza e sobrieta', e' la parte della vita piu' bella e rilassante. Ed e' anche bella perche' ha sempre dato ai tanti giovani di buona educazione l'opportunita' di rispettarli, se non altro, per avergli dato una vita migliore. Ricordo che per i nostri genitori l'insegnamento del rispetto verso gli anziani del paese era per loro un'obblico morale che non potevano sottrarsi. Lo e' sempre stato anche per noi emigranti (dico emigranti perche' sono quelli che io conosco.) con i nostri figli. E dal risultato ottenuto possiamo affermare che ci siamo riusciti in pieno. Non c'e' per il mondo nessun giovane figlio di cansanesi di ogni strato sociale, didattico o scientifico che non onora ogni giorno l'insegnamento dategli dai loro genitori. Sono tutti giovani seri, umili, che malgrado i loro enormi successi personali non dimenticano mai le loro origini e le loro responsabilita'.
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Brooklyn, NY. |
Gen 12 alle 0:54 AM | Romeo Di Giallonardo | Complimenti,Luciano mi hai fatto commuovere,grazie |
New York |
Gen 7 alle 2:34 AM | Donato D'Orazio | Bravo Luciano. I nome di questi nostri eroi scalpiti in lapide di marmo sono l'essenza principale di come, e perche', il nostro monumento e' stato eretto. Ricordare in eterno i nomi di questi valorosi giovani cansanesi fu lo sprono per tanti emigranti di sacrificare una parte importante dei loro risparmi per erigere un monumento nella piazza principale del loro paese natio. Una bellissima statua con nomi illeggibili nel suo piedistallo sarebbe stato un affronto a questi generosi pionieri, ed al ricordo perenne dei nostri eroici militari che perirono in tutte le guerre per dare a tutti noi una nazione unita, democratica e libera. Al sindaco vada il ringraziamento di tutti i veri cansanesi per aver capito questo nobile significato ed agito di conseguenza. Averlo criticato da parte di pochi per fini politici e' stato una delle cose piu' deprimente, piu' oscure, forse disoneste della storia del nostro paese. |
Brooklyn, NY. |
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Donato D'Orazio | Il tempo che si esaudisce. Le luci che si spengono. I botti festivi che si dileguano. Un altro anno che se ne va'. Un'altro periodo della nostra vita che ci saluta per sempre. Ricordi, aspettative, possibilita' mancate, quello che doveva essere e che non e' stato e quello che e' stato che non doveva essere. Tutto un susseguirsi di pensieri che si accavallano nella nostra memoria. Tanti desideri non appagati, tanti sogni rimandati ad un incerto domani. Tutto ritorna nella mente, tutto ci lascia pensare. Tutto ci rende piu' umani, piu' consapevoli dei nostri limiti e delle nostre possibilita'. Un 2015 che doveva essere un'anno di transizione, un'anno di tranquillita', un'anno che ci avrebbe traghettato verso un 2016 piu' prospero e sicuro per tanta gente sparsa per il mondo, si e' concluso con segnali di cauta ripresa economica per pochi e l'aggravarsi vertiginoso di situazioni di guerre, di distruzione, di fame, di morte, di vittime innocenti di un terrorismo spietato per molti. Per la nazione che ci ospita e' stato un anno in chiaro/oscuro. Ad una ripresa economica che ha beneficiato tanti, ma che ha lasciato indietro tanti altri, fa riscontro l'aggravarsi di episodi di pura violenza che sta' seminando innocenti vittime in tante parte del paese. Nella nostra Italia le cose non e' che vanno molto diversamente. Alla cauta ripresa economica, al successo dell'EXPO 2015 di Milano fa riscontro un sistema politico/finanziario che lascia molto a desiderare. Nel nostro paese di nascita continua la farsa di una situazione che se non fosse seria si potrebbe definire ridicola. Ed infine la comunita' cansanese di New York, un giorno non lontano giovane, forte, forgiata da guerre e privazioni, determinata a superare qualsiasi ostacolo pur di dare alle loro famiglie un avvenire migliore, riuscendoci in pieno tanto da vedere i loro figli occupare posti di prestigio in ogni campo delle attivita' umane. Oggi questa dinamica comunita' si va assottigliando ogni giorno che passa. Tanti pionieri ci hanno lasciati. Tutte persone oneste, laboriose, esemplari, che hanno fatto delle loro vite un esempio da seguire. Persone umili che hanno sempre operato per il bene delle loro famiglie, della loro comunita', del loro retaggio. Gente di uno spessore umanitario che non potranno mai essere sostituite. A tutti loro va' il nostro pensiero e la nostra preghiera. A tutti i cansanesi sparsi per il mondo, e cansanesi di buona volonta' in Cansano va' il nostro sincero augurio di Un Buon e produttivo Anno Nuovo. |
Brooklyn, NY. |
Dic 31 alle 10:41 PM | Dante Ruscitti | Buon anno 2016 a voi tutti parenti amici e conpaesani ovungue voi siate vi auguro salute pace e bene a voi e le vostre famiglie ciao ciao | Montreal (canada) |