Il Ritorno

Cansano era a quel tempo un paese prevalentemente agricolo. i suoi abitanti lavoravano sodo da Marzo ad Ottobre per rifornire le loro case di tutti quei beni necessari per sopravvivere i mesi invernali.

Al tempo dello sfollamento che avvenne l`undici Novembre del 1943, la maggior parte delle case Cansanesi erano ben fornite di grano, granturco, patate e tanti derivanti di carne suina. Nei giorni precedenti lo sfollamento ognuno dei capofamiglia per salvaguardare tutto quel ben di Dio dagli invasori tedeschi cercarono di nasconderli in posti sicuri che soltanto chi conosceva bene la simmetria della casa poteva sapere. Dopo la guerra, rientrati a casa, la prima amara sorpresa fu quella di trovare la propria dimora completamente saccheggiata e tutto l`approvvigionamento alimentare sparito nel nulla. Questo creo`in tutti loro tanta amarezza, non riuscivano a concepire come tutto questo fosse stato possibile. Si crearono nelle loro menti dei dubbi che qualche nostro paesano rimasto in paese, e costretto per forza di cose a collaborare con le forze nemiche, furono in qualche modo indotti a rivelare dove questi beni potevano essere nascosti. Questo dubbio creo` degli screzi nel paese e fu in qualche modo l`inizio di quel solco che ha diviso il nostro paese per decenni a venire. Intutto superato il primo impatto, resosi conto della drammatica situazione in cui si trovavano, ogni capofamiglia dovette trovare subito una soluzione per sfamare le loro famiglie. Ci fu chi, ritrovato un loro animale da carico, si recarono in montagna per raccogliere le frasche secche (ceppe),

per poi portarle il giorno dopo a venderle a Sulmona e con i pochi soldi ricavati andavano nella piazza del mercato per comprare qualcosa da mangiare per le loro famiglie. Ci furono altri paesani che si organizzarono per fare delle calcaie per poi vendere la calce che ne ricavavano. Altri ancora che si avventuravano in altri paesi, vicini o lontani, per tagliare la legna, e qualcun`altro per sbarcare il lunario ando` fino alle piane pugliesi per fare il garzone a mandrie di pecore. Ma tutti questi sacrifici non erano sufficienti, non era soltanto un problema di Cansano, era un problema nazionale, ci servivano anche aiuti dal di fuori, e la prima nazione a farsi avanti fu gli Stati Uniti. Ogni giorno nei vari porti italiani arrivavano navi da carico pieno di generi alimentari donati dal popolo americano. Anche noi a Cansano, grazie anche all`interessamento dell`allora giovane paesano Sante Di Giannantonio, avemmo per qualche mese una mensa pubblica che ci permise, almeno per noi bambini, di avere un pasto caldo al giorno. Poi la generosita` dei nostri paesani residenti in America fece ancora di piu` la differenza. Ogni giorno facevano pervenire decine e decine di pacchi contenenti ogni ben di Dio. Dagli indumenti di ogni genere a scarpe di ogni misura, da medicinali ad alimentari di tutti i tipi. Non ci fu una sola famiglia a Cansano che, direttamente o indirettamente, non beneficio` da questa generosa iniziativa dei nostri fratelli oltre oceano. Poi furono di capitale importanza tanti nostri paesani che si accollarono la responsabilita` di ridare al paese quel poco di fiducia che gli avrebbe permesso di continuare. Al gia menzionato Sante bisogna aggiungere il giovane parroco Don Alfredo che riusci` a galvanizzare una gioventu` distrutta moralmente dalle brutture della guerra; i nostri maestri che superando ogni ostacolo riuscirono a darci un`educazione esemplare; i nostri anziani che con le loro esperienze, il loro buon senso, il loro umorismo riuscirono a farci sperare e sorridere. Furono momenti difficili, momenti che speriamo non ritornano mai piu`. Momenti che furono superati soltanto sacrificandosi al massimo, credendo sempre in se` stessi, prendendo decisioni estreme, come quella di lasciare il loro paese, le loro case, la loro tradizione, la loro vita di sempre per avventurarsi in viaggi lunghi e faticosi che li hanno portati nei piu` disparati e sconosciuti posti del mondo.

Tutto questo per dare ai loro figli un avvenire migliore. Sono questi gli esempi da seguire, esempi nobili che dovrebbero essere conosciuti ed apprezzati da tutti.