SPAGNA 1982
Era giugno del 1982, c`era il campionato del mondo in Spagna, Bensonhurst, allora la piccola Italia di New York, era rivestita a festa. Non c`era una casa, un bar, un negozio che non sfoggiasse un bandiera italiana, un vessillo che inneggiava alla nostra patria lontana. La nostra nazionale inizio` male, il primo turno lo concluse con tre punti che fortunatamente gli permisero, per differenza rete, di approdare agli ottavi di finale. I nostri compatrioti in Italia avevano perso le speranze di un successo italiano, il pessimismo si era impatronito delle loro speranze.
Non per gli italiani di Bensonhurst, le loro bandiere continuavano a sfentolare, i loro istinti gli dicevano che qualcosa di inimmagginabile si stava per avverarsi, la loro fiducia nella nostra squadra era positiva. Ed i vari Rossi, Tardelli, Conte, Zoff e tutti gli altri atleti che componevano la squadra azzurra seppero con prestazioni irripetibili superare squadre come il Brasile, l`Argentina e la Germania laureandosi campioni del mondo. Ricordo il giorno della finale con la Germania, la vittoria e l`esplosione di gioia della nostra comunita` che fu talmente genuina, talmente sentita che tutti ebbero il desiderio di riversarsi nella diciottesima avenue per unirsi a migliaia di loro connazionali per esprimere tutto il loro orgoglio di essere italiani. Ricordo che c`erano in mezzo alla folla Renzo Arbore con tanti musicisti della sua orchestra, che presi dall`entusiasmo e calore della gente che lo circondavano dissero che mai avevano sperimentato tanto amore, tanto orgoglio per la nostra Italia. Il 2006 fu, anche se in tono minore perche` tanti Italiani avevano lasciato il quartiere, una copia di quel lontano 1982. In questi giorni, le bandiere italiane ci sono, ma molto di meno, segno di un quartiere che e` cambiato radicalmente. Ma l`entusiasmo di quelli rimasti e` ancora lo stesso, e le bandiere che sventolavano era un segno che l`italianita` anche se ridotta e` ancora presente per far sentire la loro voce e la loro fierezza delle loro origini. Oggi purtroppo il miracolo del 1982 e del 2006 si e` infranto davanti ad una prestazione talmente mediocre della nostra nazionale che sa` quasi dell` incredibile. Nello sport non sempre si vince, non sempre le cose vanno nella direzione voluta, ma quanto si perde con dignita, con la consapevolezza che si e` dato tutto, si puo uscire da una competizione a testa alta. Questo purtroppo non e` successo oggi, i nostri atleti, forse non per colpa loro ma del loro allenatore, escono da questo campionato del mondo con la consapevolezza di non aver fatto il loro dovere, di aver dato ai loro connazionali in Italia e nel mondo una delusione che non meritavano. Ed in questo caldo tramonto di Bensonhurst mentre una dopo l`altra le nostre bandiere tricolore vengono ammainate ci viene la consapevolezza che un ciclo glorioso del nostro calcio si e` concluso. Un altro certamente iniziera`, ma ci vorranno anni, tanti forse, per raggiungere i trionfi di questo recente passato. Forse allora, Bensonhurst, oasi di italianita` in New York non ci sara` piu`.