Questo è il 6° racconto di Donato il resto appena possibile
"Broadway".
Un periodo di tanto tempo fa` quando ancora giovanissimi e da poco arrivati in questa nazione molti di noi paesani ci riunivamo nei weekends nell`angolo della trentaquattresima strada e quarta avenue in Brooklyn per discutere della settimana appena passata, per aver informazioni, che sicuramente qualcuno di noi aveva ricevuto per posta, del nostro paese e delle nostre famiglie rimaste a Cansano, ed anche per organizzarci per fare una passeggiata, una partita a bocce, o andare a vedere un film in qualche teatro di New York.
Eravamo nell`anno 1955 e la comunita` cansanese di allora era una comunita` giovane, c`erano tanti ventenni ed anche quelli che noi chiamevamo anziani non avevano piu` di quarantacinque anni. La storia che vi sto` per raccontare e` una storia semplice, forse banale, ma che mette in evidenza il modo di pensare ed agire dei nostri "anziani". Erano persone che per tutta la loro vita non avevano fatto altro che lavorare duramente, sacrificandosi sempre per il bene delle loro famiglie. Il loro unico svago era quello di passare tutto il loro tempo libero con i loro cari. Un sabato estivo due di loro vollero fare uno strappo alla regola, decisero di venire con un gruppo di noi giovani a Manhattan. C`era in quel tempo all`angolo della quarantaduesima strada e Broadway un teatro che dava soltanto spettacoli di burlesque.
Decidemmo di andare li` senza pero` spiegare ai nostri due amici cosa andavamo a vedere. Ci sedemmo nella prima fila e dopo poco tempo le luci del teatro si abbassarono e le luci del palco lentamente si accesero mostrando al pubblico una bellissima donna che accompagliata dal suono di una melodica musica si toglieva uno dopo l`altro i vari indumenti del suo costume rivelando sempre piu` un corpo scultorio. Alla fine della sua rappresentazione, nel momento in cui si doveva togliere l`ultimo capo di abbigliamento le luci si spegnevano completamente per riaccendersi dopo pochi secondi con un`altra donna che iniziava la sua parte. I nostri due amici, sorpresi nei primi momenti, cominciarono ad interessarsi attentamente su quello che stavano vedendo. Ad un certo punto dello spettacolo uno di loro che era seduto accanto a me mi disse " Donato ma quelle donne sono vere, stanno veramente li` nel palco o stiamo vedendo un film" gli risposi che erano vere e che erano dal vivo.
Dopo un po` allo spegnersi dell`ennesima luce, lui ormai ammaliato da tanta bellezza mi disse " Donato pero` non e` giusto, al momento piu` bello spegnono sempre la luce". Erano altri tempi quelli di allora, tempi semplici in cui anche un innocente spettacolo di burlesque poteva prima stupire e poi divertire uomini di mezza eta`.
Donato D'Orazio Racconta
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